Joker è in prigione. Ci era arrivato alla fine del primo dopo l'omicidio in diretta TV e adesso lo aspetta il processo fra un'avvocatessa che vuole la sua infermità mentale e il procuratore Harvey Dent (il futuro 2 facce) che vuole rinchiuderlo definitivamente in carcere. Non è l'unica cosa che lo aspetta ma anche la vita difficile del carcere dove i carcerieri sono i suoi aguzzini. Fortuna essere messo in un coro di carcerati dove ha la possibilità di incontrare la sua Harley Queen.

E qui arriva la differenza dal primo con i numeri da musical da Broadaway e tutte a cultura pop che rende ancora più confusionario l'universo DC in questo momento con l'arrivo del nuovo universo firmato James Gunn nel quale sappiamo ci saranno in parallelo gli elseworlds di cui il filone di questo Joker, quello di The Batman e Penguin ma di cui rimangnono comunque fuori (o almeno non si è ancora capito come si infileranno) i vari Suicide Squad, l'Arrowverse, Peacemaker, senza contare i Vertigo (Preacher, Constantine e Sandman giusto per citarne alcuni) e fare i conti con il vecchio universo.

Comunque questo musical nero che si ispira a Minneli e Demy alternandolo al film carcerario e al procesuale, nonostante i più disparati giudizi, ha comunque un suo fascino. Un buon film che forse ha bisogno di più di una visione per essere apprezzato in pieno. Ma Harley Queen anche se non è Margot Robbie, ha sempre il suo fascino.

Pochissimo il product placement fra cui Sony.