THE DEVIL’S BUSINESS (2011) – Sean Hogan
Ravenna Nightmare Film Festival 2011
Delizioso piccolo film che inizia con dialoghi à la Tarantino per finire come un horror di Andrew White!
Una coppia di killer attende all’interno di un appartamento il proprietario per ucciderlo. Il loro rapporto è quello di un navigato e sarcastico anziano del mestiere con un giovane debuttante pieno di arroganza ma impacciato ed inadeguato.
Dopo una prima parte di film con botta e risposta di arguta scrittura tra i due e altrettanto divertenti telefonate con il loro capo scocciato dal protarsi del “lavoro”, arriva il padrone di casa che viene regolarmente ucciso. Tutto finito?
Eh no, perché il giovane killer si è dimenticato il suo orologio TAG HEUER (product placement ben piazzato diegeticamente, citato più volte anche nei dialoghi) e rientrando per recuperarlo si accorge che il corpo è… sparito!
Infatti i due dovranno fare i conti con i gli affari che la vittima ha con il diavolo…
Sean Hogan fa parte di quel gruppo di nuovi autori indipendenti che sta dando nuovo vigore al cinema di genere in Inghilterra. Insieme all’altro beniamino del festival Simon Rumley e a Andrew Parkinson è autore anche del film a episodi Little Deaths di cui parleremo.
I film di Hogan sono pellicole no-budget o quasi che affrontano i temi horror con un approccio minimalista: molta atmosfera, narrazione rarefatta e pochi trucchi artigianali per far esplodere l’orrore. E’ quello che accadeva anche nella precedente opera vista al Ravenna Nightmare 2005, “Lie still”.