Le stanze di Rol al Torino Film Festival 2021 presentano un horror fresco fresco di Paco Plaza, che dopo la serie dei [REC] e un paio di film appena sufficienti, torna in buona forma con La abuela, la nonna.
La tragedia che molti devono affrontare nella realtà è il trovarsi in casa con una persona di famiglia non più autosufficiente ne fisicamente ne mentalmente. Essere dipendenti dal dover accudire una persona in questo caso rischia di distruggere la propria vita personale. Pensate se colei a cui questo succede, come alla Susana di questo film, è una modella che vive a Parigi ed è sul trampolino di lancio per una svolta della propria carriera verso il successo. Una telefonata da Madrid avverte di tornare subito perché, appunto, la nonna che vive da sola ha avuto un’emorragia cerebrale e non è più in grado di intendere e di volere.
Tutti i problemi di una situazione come questa saltano addosso alla povera ragazza che vede sfumare i suoi sogni e si ritrova a gestire una situazione a dir poco complicata se poi aggiungiamo che la nonnina sarà anche incapace di intendere e di volere ma comincia a far cose decisamente inquietanti…
Partendo da un orrore quotidiano e non inconsueto il film, girato con una certa destrezza, affronta questo argomento accompagnato a quello dello sfiorire della gioventù utilizzando i codici dell’horror tradizionali costruendo un’opera decisamente “paurosa” e di abile intrattenimento.
I social (Instagram, Google) sono pane per i denti di una modella e quindi fanno parte del product placement di questo film in cui troviamo pure un televisore Sony. Susana indossa magliette Lacoste e scarpe Adidas.
Voto 6,5