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CINEMA
2 Novembre 2020 - 16:48

IL MAD MAX DELL'INCONSCIO

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Koma (Nikita Argunov, Russia, 2019)
IL MAD MAX DELL'INCONSCIO

L’ipotesi che fa nel suo primo film da regista e sceneggiatore il russo Nikita Argunov è che quando uno entra in coma si ritrova in una dimensione irreale e reale allo stesso tempo in cui può condurre una vita parallela. Un mondo altro in cui vivi mentre sei sdraiato su di un letto, un Matrix dell’inconscio. Infatti in questo mondo le architetture improbabili ed escheriane uniscono tutti i luoghi scaturiti dai ricordi e dai sogni dei soggetti in coma. Qui entra il protagonista Viktor in seguito ad un incidente stradale e viene “arruolato” in una specie di gruppo paramilitare che sogna di costruire un’isola felice all’interno dell’assurdo spazio (formato da città sotto sopra, spezzoni di vicoli veneziani che intersecano con budda orientali o con il ponte di San Francisco, dove mare e cielo si uniscono senza soluzione di continuità…). Devono stare attenti però ai “mietitori” neri e cupi giganti necrotici che scaturiscono da persone tenute in vita nonostante il cervello sia morto.

Atmosfera da Mad Max, effetti speciali mirabolanti (Argunov è stato anche curatore di effetti speciali in vari film) e spirito nolaniano che influisce sui livelli spaziotemporali instabili. Un film, visto al Trieste Science Fiction Festival versione online 2020 che si lascia vedere con gusto e che ha qualche switch interessante anche se facilmente prevedibile.

Nessun product placement.

Stefano barbacini

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