Nella sezione Le Japon Imaginaire, al NIFFF Neuchatel international Fantastic Film Festival, uno dei film più deliranti è stato senza dubbio Puzzle di Eitsuke Naito, storia di una sconvolgente vendetta iniziata un mese dopo il tentato suicidio di una studentessa in un college. Si comincia con un gruppo di giovani mascherati che incatenano una professoressa incinta e iniziano a torturata con lancio di uova e piatti e minacciano di ucciderla se non verrà completato in tempo un puzzle i cui pezzi viaggiano nei corridoi della scuola pronti ad esplodere. Il puzzle viene completato ma la vendetta prevede comunque che lei perda il bambino. Da questo momento le sfide diventano sempre più elaborate e difficoltose con i pezzi nascosti sotto i sellini delle biciclette in giro per Tokyo e maschere sempre più assomiglianti a quelle di Sas uscite da The Lego Movie, con poliziotti in giro per la città a cercare i pezzi prima che i sellini esplodano, ammazzando in maniera geniale ignari ciclisti, e gabbie che inesorabilmente finiscono per uccidere le vittime.
Costruito come un puzzle con continui rimandi temporali per svelare poco per volta lo scopo del gioco ed il suo fine, Puzzle è un horror camp, kitshissimo e nello tempo complesso sadico, violento e geniale.
Poco product placement riconoscibile dagli occidentali anche sarebbe interessante parlarne. Fra quello che rimane di riconoscibile Mitsubishi.