Presentato al Far East Film Festival di Udine in streaming la versione restaurata di The President's Last Bang, che come dice il sito del festival, è una controversa commedia nera che mescola fatti veri a finzione su quello che successe la notte del 26 ottobre del 1979 quando fu ucciso il presidente Park Chung-hee da parte di Kim Jae-gyu presidente del KCIA, il Korean Central Intelligence Agency).
Il film si svolge tutto in quella notte nella quale il presidente, in compagnia dei suoi consiglieri e di due escort (non fidandomi di Wikipedia Italia racconto quello che si vede e si dice nei due film, che essendo coreani) sta progettando il massacro di civili con i carri armati durante la rivolta di Busan, cosa che arriverà qualche mese dopo con quello di Gwangju di cui fa fede il bel film Taeksi Woonjunsa del 2017.
Partito come un film spensierato con le modelle coreane che si spogliano per farsi fotografare in piscina, e grottesco con i commenti sui cazzi dei torturati e con il capo della polizia in mutande che non vuole portare la pistola il film prosegue con l'esatta dinamica della nottata in villa (non perché lo sappia ma è la stessa del secondo film della serata con le stesse vicende compreso le escort, la pistola scarica al terzo colpo, l'aiuto del maggiordomo e la sparatoria in cucina), per poi arrivare ad una regia e ad una tecnica di ripresa tipicamente da film di denuncia anni '70.
Alla fine non male anche se giustamente, come hanno fatto quelli del FEFF, e da vedere insieme a The Man Standing Next
Nessun product placement da segnalare a parte auto d'epoca Toyota, Renault e chitarra Yamaha per una delle hostess.
Voto Barbacini 6,5
Voto Corti 6,5