Edward è un ragazzo che troviamo aggirarsi per un trafficato ospedale a scommettere assieme ad un amico sulla vita o la morte dei pazienti gravi che arrivano. Edward ha un padre tubercolotico ormai agli sgoccioli dell’esistenza da accudire. Un padre che lo ha trascurato in vita e un fratellastro che lo odia. Edward è costretto a vivere per un tempo prolungato dentro questo ospedale che getta ombre notevoli sullo stato della sanità filippina, essendo caotico, sprovvisto di stanze che tutelino la privacy, con problemi di aggiornamento tecnologico ma anche delle più normali precauzioni igieniche (i parenti dormono su cartoni sotto i letti dei pazienti, sporcizia, cattivi odori, una morgue che ve la raccomando con tanto di inservienti necrofili che non vedono l’ora di avere tra i cadaveri una giovane donna per soddisfarsi bestialmente). Allora il nostro cerca di trovare un suo spazio di curiosità e gioco macabro e condivide cinismo e frustrazioni adolescenziali con l’amico. Finchè non viene ricoverata una giovane ragazza con cui Edward riesce a creare un rapporto che sfocerà nell’amore. Percorso di crescita e redenzione verso la felicità? Questo non può essere nelle Filippine odierne, dove povertà, violenza e dormitori sovraffollati evidenziano una situazione di disperazione e futuro incerto…
Edward è un film di Thop Nazareno presente al Far East Film Festival Online Edition 2020 ed è una felice scoperta. Dopo un inizio semidocumentaristico che faceva pensare a tutt’altro, lo “spettacolo” messo in scena dal regista è duro e tenero, vivo e mortifero allo stesso tempo. Disperazione e sentimentalismo vengono calibrati nelle giuste dosi; film neorealistico, se ancora questa parola ha un senso.
Film privo di product placement.
Voto Barbacini 7
Voto Corti 7