Maggio 1980 a Gwangju in Corea del Sud scoppia una rivolta degli studenti contro il regime, cosa che poi sfociò nel massacro di Gwangju. Il governo bloccò tutte le strade che portavano alla sesta città del paese ma un giornalista tedesco della ARD Jurgen Hinzpeter (nel film Peter), saputo della situazione decise di forzare il blocco e di andare a riprendere cosa stava accadendo per portare le notizie al mondo.
Una volta a Seoul e presi i contatti con un’organizzazione fidata, viene “truffato” da un taxista pasticcione bisognoso di soldi che, non capendo la situazione riesce a “rubare” la corsa al vero incaricato del viaggio.
Quello che segue è l’improbabile storia fra un impavido giornalista e un taxista pauroso e pasticcione che assumerà risvolti inaspettati durante uno dei peggiori massacri della storia coreana.
Costruito come un blockbuster il film, decisamente interessante, è molto diverso dai classici blockbuster coreani che siamo abituati a vedere al Far East Festival di Udine, anche perché racconta senza troppe censure un evento drammatico accaduto non molto tempo fa. Fra i placement oltre alla ADR anche la Japan e la Korean Air.