Ballata tra il noir e il buddy movie, Godspeed, film del taiwanese Mong-hong Chung, presentato al Far East Film Festival 2017 è uno dei migliori film qui visti.
Inizia illustrando una lotta di gangster tra tradimenti e omicidi che ricorda Tarantino per poi trasformarsi in un gioco a due tra il giovane corriere della droga Na Dow e il vecchio tassista che gli fa da autista per la consegna (inconsapevolmente). Dopo le prime schermaglie che evidenziano la rudezza del tassista (un Michael Hui al suo meglio) e l'irritazione dello spacciatore per le domande insistenti che questo gli fa, i due, anche grazie alle difficoltà e ai pericoli scampati, diventeranno in qualche modo amici e solidali.
Il tono non si alza mai troppo ne quando l'action prevarica sulla commedia nera, ne quando la trama svela tutti i suoi sottotesti gangsteristici e permette al regista di completare un prodotto di intrattenimento intelligente e riuscito.
Il taxi è FORD, i gangster usano BMW ma soprattutto MERCEDES. Si ha un bell'esempio di product placement quando i due protagonisti vengono rinchiusi nel cofano dell'auto e da dentro ne lodano le prestazioni: "non ero mai stato in una Mercedes, gran bella macchina"! Citazioni anche per ROLL'S ROYCE e apparizione di un distributore CPC.