Presentato in anteprima italiana come film di chiusura del Torino Film Festival 2019, abbiamo potuto vedere a pochi giorni dall'uscita nelle sale nazionali il film di Rian Johnson (regista di Star wars, gli ultimi jedi) Knives out che in italiano sarà Cena con delitto con chiaro rimando ad Agatha Christie di cui il film è omaggio (esplecitato sia negli inserti televisivi tratti da La signora in giallo sia tramite il nome francofono del detective privato interpretato da Daniel Craig, Benoit Blanc, con evidente riferimento a Hercules Poirot).
Sceneggiatura di ferro, congegno narrativo perfetto. Si apre con il suicidio (ma sospetto omicidio, va da sè) di uno scrittore da milioni di copie vendute (un John Patterson tipo...) alla fine della giornata in cui tutta la sua famiglia si è riunita per festeggiarne l'85° compleanno. Figure centrali della trama diventano il succitato detective (superfamoso che si presà denta come entità superiore poi però verrà ridimensionato dagli eventi per poi tornare in auge con la tipica soluzione alla Christie nel finale) e l'infermiera personale dello scrittore Marta Cabrera (immigrata latinoamericana) la quale non potendo raccontare bugie (se lo fa vomita...) a poco più di un quarto di film racconta tutto quanto è successo... ma non preoccupatevi, proprio da lì si sviluppa il film, quella è solo la conclusione dell'introduzione e raccontare di più a questo punto sarebbe sì un vero delitto perchè è un puro piacere seguire i risvolti della trama, i vicoli ciechi, le fughe, i cambi di prospettiva contenuti nella sceneggiatura di Johnson e che si susseguono ad un ritmo sostenuto.
Ma il film non è solo un godibilissimo omaggio alla famosa giallista inglese, è molto di più. E' una commedia che funziona (ad esempio l'escamotage della ragazza che tutte le volte che mente rimette all'inizio sembra una stupida forzatura invece diventerà un elemento utilizzato benissimo per gag diverenti, oppure la fuga che sembra dare una svolta spettacolare al film verrà commentata da un poliziotto come "la fuga più ridicola a cui ho assistito"...) e ancora è uno spaccato sarcastico e pieno di cattiveria della famiglia al tempo di Trump. La famiglia dello scrittore vede tra i suoi ranghi figli, nipoti, generi e nuore che si rivelano chi quello, chi l'altro, parassiti, razzisti quando non nazisti, ipocriti, classisti, fedifraghi... E a tutti dell'avo morto interessa soltanto una cosa, spartirsi il patrimonio...
Il film ricorda non solo il cinema giallo ma quello di Alexander McKendrick, il regista che ha portato ad Hollywood lo spirito Ealing, ed è proprio quel misto di commedia, sarcasmo e noir che ritroviamo nella riuscita opera di Johnson.
La citata fuga "ridicola" lo è perchè a fuggire era una lenta utilitaria Hyundai, product placement d'auto contrapposta alla BMW come auto di lusso. Netflix viene citata come la catena tv in grado di riempire di dollari lo scrittore nel caso avesse voluto vendere i diritti dei suoi libri al cinema, ma anche Hallmark viene nominata. Tra gli oggetti Apple su tutti (I-phone e Mac), mentre tra i social sono citati Instagram, Twitter e Google. Importante nella trama il gioco Cluedo.