Un uomo solo costretto in una stanza, fuori il mondo è infestato dagli zombi. Quante decine di film così abbiamo già visto? Come poteva sperare Johnny Martin, stuntman tra i più apprezzati negli USA da qualche tempo votatosi alla regia horror, nel suo Alone visto al Trieste Science Fiction Festival versione online 2020 di trarne qualcosa di veramente originale?
Infatti la storia del recluso per forza Aidan e dell’incontro con una vicina, Eva, di un appartamento di fronte nelle stesse condizioni e dello sbocciare del loro amore nella lotta per la soppravvivenza non presenta alcun passaggio che non sia già stato visto o detto. L’unica cosa da apprezzare dello sforzo di Martin è che nella ristrettezza di budget è riuscito comunque a fornirci un film che scorre veloce verso la fine senza troppi intoppi ma è comunque un film di cui non se ne sentiva la necessità.
A peggiorare le cose il pessimo Tyler Posey decisamente non in grado di caricarsi il film sulle spalle troppo intento a mostrare fisico e tatuaggi che non a dare spessore al suo personaggio. Tanto è vero che quando un vero attore appare sulla scena (Donald Sutherland) abbiamo l’episodio più riuscito del film.
Una TV TCL, un frigorifero Coca Cola e una tavola da surf Emery Arrow sono le brand che accompagnano il protagonista nel suo appartamento ma il product placement principale del film sono i Twinkies. Infatti, fatta irruzione dal nostro in un appartamento vicino dopo giorni di digiuno e aperta la dispensa si trova davanti cibo in abbondanza tra cui… “ooooh i Twinkies, che delizia”.