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CINEMA
1 Novembre 2019 - 01:13

QUEGLI EMARGINATI CON I SUPERPOTERI A LINCOLN-TORONTO

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Code 8 - Jeff Chan (Canada, 2019)
QUEGLI EMARGINATI CON I SUPERPOTERI A LINCOLN-TORONTO

Code 8 è un noir classico che abbiamo visto al Trieste Science Fiction Festival edizione 2019 perché ha la particolarità di essere ambientato nel futuro tra droni-poliziotto e umani con superpoteri.

Un noir dicevamo. Connor è un disoccupato con la madre malata di cancro e bisognosa di cure. Come si sa nella libertaria e giusta terra d’America chi non ha i soldi per farsi operare può crepare tra il disinteresse di tutti. Pertanto il nostro che finora aveva fatto di tutto per evitare di diventare come il padre rapinatore ucciso dalla polizia, è costretto (quando la vita ti riempie di pugni prima o poi costringe alla reazione…) ad accettare le proposte di un boss della droga che comprendono una grossa rapina alla Lincoln Dominion Bank… finirà in guai seri con polizia e compagni traditori. Un noir classico, dicevamo.

Connor e la madre fanno parte di una classe sociale di emarginati costretti alla povertà e ad elemosinare lavoro per sopravvivere. Nel futuro di Code 8 gli emarginati sono gli uomini con superpoteri (Connor è un “elettricista” perché scatena scariche elettriche, la madre ha il potere di ghiacciare le cose, poi ci sono i guaritori, i telecinetici, quelli che lanciano palle di fuoco ecc.). Sono emarginati (come gli X-men di Xavier) perché la gente ha paura di loro (you know?). Sono stati sfruttati per anni come lavoratori per sfruttare i loro poteri ma poi sono stati accantonati sostituiti dalle macchine (Blade Runner e i suoi androidi vi dice nulla?). Storia vecchia quindi ma attuale come sempre in questo mondo dal liberismo sfrenato che mette ai margini i diversi, cambiano solo il nome e le caratteristiche degli esclusi.

La droga di cui si parla nel film è un liquido da usare negli occhi tipo collirio che si ottiene dal midollo spinale degli uomini con superpoteri (sono quindi questi vittime o spacciatori?). La qual cosa ricorda da vicino il sangue dei vampiri di True Blood usato come droga dai “normali”.

Citazioni di generi e titoli di film e serie televisive fa capire come nel film di nuovo non vi sia nulla. Ma oggi far qualcosa che non ricordi qualcosa d’altro è praticamente impossibile, pertanto trovarci di fronte ad un film ben fatto, intelligentemente studiato che con pochi soldi riesce comunque a creare un immaginario suo (un esempio su tutti quei droni-poliziotto che vengono rilasciati da droni-astronave che sono un godimento di spettacolarità…) è sicuramente un film da lodare e consigliare. Code 8 è un prodotto alternativo alle smargiassate superoistiche mainstream che non scivola mai nel patetico e nell’eroistico a tutti i costi. Un noir del futuro più che un noir futuristico.

Il film è ambientato nell’immaginaria città di Lincoln ma è girato a Toronto, pertanto la Lincoln Dominion Bank non è altro che un scimmiottamento della Toronto Dominion Bank mentre l’ABC Grocery dove lavora la madre non è altro che la catena ABC supermarket di Toronto. Evidente location placement che accompagna il product placement di General Motors, Algida e Guinness.

STEFANO BARBACINI

Code 8

Regia: Jeff Chan
Data di uscita: 01/11/2019
Brand:
Algida
Guinnes

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