Continuando lo speciale Fantozzi incominciato un po' di tempo fa, dopo Fantozzi subisce ancora, si decide di prendersi una pausa dalle vicende canoniche e raccontare la storia di Fantozzi attraverso i secoli.

Si parte ovviamente dal Paradiso terrestre dove si trova subito in competizione con il vero Adamo (Luc Merenda, grande attore italiano di cui è appena uscito il documentario Preferisco l'inferno) e la bella Eva (Eva Lena al suo unico film), mentre a lui lo spetta un grande ritorno: Liù Bosisio.

I 4 più Mariangela, accompagnati dall'immancabile Filini (Gigi Reder) attraversano i secoli passando dall'invenzione della ruota alla battaglia di maratona ad Excalibur, la rivoluzione francese, la presa di Pia, la prima proiezione dei Lumiere con il treno che sfonda il cinema (scena ripresa poi sempre da Neri Parenti ne Le comiche sempre con Paolo Vilaggio e Renato Pozzetto), l'attacco di Pearl Harbour fino ad arrivare al futiuro.

Idea non male con alcune scene divertenti dove a mio avviso la più geniale diventa l'incontro con Gesù che diventa il loro antagonista prendendolo di mira e combinandogliene come il personaggio di Villaggio ne combina di solito ai poveracci che incontra sulla sua strada dall'inglese in barca de Il secondo tragico Fantozzi alla famiglia di Ho vinto la lotteria di capodanno.

Va bene "Lasciate che i pargoli vengano a me" calpestando tutto il raccolto di Fantozzi, che lo colpiscano tutte le pietre di "Chi è senza peccato", ma che si faccia trovare al capezzale dello zio ricco dopo che Fantozzi, unico erede aveva bruciato la casa per trasferirsi, è accanimento terapeutico.

Non eccezionale ma guardabile. Nessuno product placement, solo la comparsa del TG1 con Enrico Mentana che commenta gli scontri fra tifosi in cui sono coinvolti Fantozzi e Filini.