1997 scoppia la crisi economica thailandese e di seguito di tutto l'oriente. La prima vera piaga fra quellle che negli anni successivi ci sono piombate addosso.
Appena un attimo prima Id e Boum, due carissime amiche, sono nell'attico in costruzione di un megagrattacielo che i padri delle due stanno costruendo, sognando di andare a vivere li insieme una volta che il grattacielo fosse stato completato.
Ma arriva la crisi economica e con questa il fallimento delle due famglie. Le due, una volta capito che la situazione è realmante drammatica, (bella la scena in cui si capisce che il padre di una delle due è diventato completamente pazzo) decidono di suicidarsi in quella che doveva essere la loro futura casa, ma quando Id si spara, Boum non ha il più il coraggio e scappa lasciando l'amica morta.
Passano gli anni, Boum è diventata grande e sta cercando di riprendere in mano i lavori della torre ma, come in ogni horror orientale che si rispetti, l'amica torna per rivendicare la morte della figlia di Boum che ormai ha raggiunto l'età che loro avevano quando avevano fatto la promessa.
Horror classico per il cinema tailandese che però, soprattutto all'inizio è in grado di regalare dei bei momenti di tensione, e poi si va verso le solite macchie sul muro, il bambino veggente, i capelli neri e già che ci siamo le lotte per la proprietà della torre.
Si può tranquillamente vedere.
Incredibile il product placement: nella cucina di Boum ormai grande compare per tre volte un pacchetto di biscotti Misura.