Presentato alla 30° edizione del Bergamo Film Meeting nella sezione I confini dell'Europa il film Die Fremde di Feo Aladag può essere considerato come il lato oscuro dell'etnomovie. Scordatevi quindi i film sugli amori sfociati fra comunità diverse (The Guru, Il mio grosso grasso matrimonio greco, Sognando Beckham giusto per fare dei paragoni) dove nonostante le contrapposizioni, gli ostacoli e i divieti tutto finisce a tarallucci e vino. Qui, come spesso la cronaca nera ci ha insegnato, finisce a cazzi amari, decisamente amari.
Umay (Sibel Kelilli) decide di abbandonare il marito che la picchia e di partire con il figlioletto da Istanbul con un aereo della Turkish Airlines (product placement che dovrebbe portare verso la salvezza) in direzione Berlino dove si trova la sua famiglia emigrata in Germania per lavoro.
Purtroppo l'accoglienza non è quella sperata e quando il padre e i fratelli si accorgono che Umay non ha la minima intenzione di tornare ad Istanbul dal marito la rinchiudono in attesa che lui la venga a prendere. Dopo essere riuscita a chiamare la polizia comincia una nuova vita protetta. Purtroppo non è facile noscondersi quando tutta la comunità turca di Berlino è sulle sue tracce. Per di più Umay non riesce a staccare completamente dalla sua famiglia e più viene maltrattata più cerca di recuperare il rapporto aggravando sempre di più la situazione. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l'assurda convinzione di participare al matrimonio della sorella pur non voluta da nessuno. A quel punto per la comunità diventa una situazione talmente ingestibile che da un paesino della turchia Istanbul arriva il consiglio di ammazzarla.
Die Fremde è un film che racconta sia la difficle condizione della donna in certe comunità che la difficile integrazione fra le due culture (la turca e l'europea) non voluta innanzitutto dai primi. A parte il tema sociale pochi sono i product placement presenti di cui il migliore è quello del mega neon Metro di notte mentre si affrontano discorsi sulla libertà delle donne in occidente.