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ARTE
19 Aprile 2011 - 08:46

MIART 2011

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Artisti affascinati da auto e aerei
MIART 2011

MIART 2011-04-14

 

Si è conclusa da poco la Fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano. Ristretta nello spazio e con la defezione di qualche importante Galleria, ha comunque presentato un quadro piuttosto ampio di proposte per i collezionisti ma anche per i curiosi appassionati d’arte. Il problema che il “quadro” non è particolarmente interessante. Poche cose nuove viste per quel che riguarda l’arte figurativa (principalmente italiana) e poche proposte di altro tipo (pochi video, poche installazioni).

Alla fine l’interesse viene indirizzato principalemente sulle riproposte di alcune opere dei grandi del novecento Chagall, Boetti, Fontana, Pistoletto, Pomodoro anche se personalmente siamo stati attirati soprattutto da uno dei “mostriciattoli” in silicone della grande (e ormai accessibile solo chi dispone di grosse somme da investire) visionaria Patricia Piccinini.

Alcuni angoli della Fiera erano disposti per raccogliere opere a tema in sorta di mini personali come la ricostruzione della casa di Max Ernst, una raccolta di opere di Baj e di Del Pezzo (presente nello stand al lavoro).

L’interesse dell’inviato di Dy’s deve però concentrarsi soprattutto sulle interconnessioni tra arte e pubblicità anche se è difficile stabilire quando si può parlare di product placement vero e proprio.

Ad esempio la NIKON inquadrata nella stanza nella foto dell’artista SISSI intitolata “Si è più nudi vestiti” è casuale, un omaggio allo strumento di lavoro preferito o altro?

Ma guardiamoci in giro.

La polacca Aleksandra Mir la cui attenzione è da anni rivolta al… cielo, con performance e installazioni che riguardano il volo, è presente con un’opera raffigurante un AIRPLANE-KLM, parte di una serie dedicata agli aerei con il logo delle principali compagnie aeree sempre ben evidenziato sul fianco del velivolo.

Sempre a bolidi della velocità, stavolta stradali, si ispira Enrico Ghinato, ritrattista ufficiale delle rosse di Maranello. Infatti il pittore iperrealista è specializzato da alcuni anni nella rappresentazione su tela delle FERRARI, in fiera erano presenti alcuni esemplari delle serie Ferrari Tribute e Le Mans Tribute.

Sempre di parti d’auto vengono evocate dal praghese Jan Serych, anche se solo per associazione d’idee, nell’opera GOOD YEAR. Serych è artista minimale e concettuale, autore di video, installazioni e pitture incentrate su poche linee utilizzate per giochi visivi. Incrociando esperienza escheriana e crittogrammi da settimana enigmistica ci regala opere come la sopracitata in cui in realtà linee bianche su fondo nero riportano i caratteri GOOO YEAA che però squadrati su tela danno l’impressione ottica della scritta, appunto, GOOD YEAR.

Divertente idea quella dell’estroso performer losangelino Joel Kyack che se ne inventa una nuova con “Superclogger” andando in giro per le strade di LA su di una MAZDA proponendo uno show di pupazzi dal baule della vettura. Alcune foto sono riproposte al MIART.

Sempre nel campo della fotografia e del video agisce il madrileno Daniel Canogar famoso tra le altre cose per la grande installazione nell’atrio del palazzo del Parlamento Europeo a Bruxelles. Al Miart è presente, rappresentato dalla Galleria Sconamiglio, con la grande foto intitolata “Marea”, un’immagine subacquea in cui un piede umano sguazza fra rifiuti di ogni tipo tra cui spicca l’etichetta della COCA COLA ZERO.

Aggirandoci tra gli stand che ripropongono i maestri italiani della pop art, troviamo i Rotella e Schifano che dell’azione sulla pubblicità hanno fatto una costante del loro lavoro. Nello stupendo dipinto “Dedicato ai pittori d’insegne” Mario Schifano incrocia la scritta COCA COLA con un’insegna della ESSO mentre Mimmo Rotella in una delle sue tante “affiches lacerées” strappa la pubblicità dell’ARANCIATA SAN PELLEGRINO nell’opera che ha lo stesso titolo.

Finiamo con il poliedrico Daniel Spoerri, romeno rifugiato in Svizzera che è stato negli anni danzatore, cuoco, artista e chissà cos’altro, di cui viene proposto uno dei suoi tableaux pièges della serie Aktion Restaurant, in cui vengono incollati sulla tela alcuni oggetti comuni su di un tavolo di ristorante come posate, piatti ma anche un pacchetto di CAMEL e un posacenere riportante la pubblicità della birra SCHLOSSER ALT.

Stefano Barbacini

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