E' finita in questi giorni su Premium Crime la prima serie di Person of interest e, fortunatemente, dall'America si è appena saputo che la seconda stagione è già stata confermata.
La serie ideata da da Jonathan Nolan e da J.J. Abrams, di cui vi ha già parlato ampliamente il mio collega Max Renn II nell'articolo Del pipistrello non si butta via niente, si è dimostrata all'altezza delle aspettative. Riassumendo brevement la storia per fare il punto sulla prima stagione, un barbone ex super agente della CIA John Reese (Jim Caviezel) viene ingaggiato da un misterioso miliardario Harold Finch (Michael Emerson) che ha creato per il governo una macchina che spia qualunque cosa e prevede atti terroristici e criminali. Per il genio miliardario che ha creato anche i social network (bellissimo un botta e risposta fra John e Finch nella diciottesima puntata ""Ester vive fuori dal mondo niente foto online niente sui social network" "Non so perche la gente metta tutto cio che la riguarda su quei siti. Ci avrebbe facilitato di molto il lavoro alla CIA" "Naturale e per questo che li ho creati" "Vuoi dirmi che le reti sociali su internet sono una tua creazione?" "Alla macchina servivano piu informazioni. le reti di associazione fra le persone quello che il governo aveva cercato di decifrare la gente lo metteva spontanemente online"" ) la macchina serve a fare del bene e salvare le possibili vittime di omicidi.
Per far questo vengono aiutati dal detective Joss Carter (Taraji P. Henson) e dal detective Lionel Fusco (Kevin Chapman), che nonostante abitino scrivanie attigue non sanno di lavorare dalla stessa parte, e occasionalmente dalla faccendiera Zoe Morgan (Paige Turco) salvata a sua volta da Finch & Reese nella 6° puntata.
Corruzzione, mafia, teppisti, delinquenti, FBI e servizi segreti deviati fanno il resto.
Diceva Max che uno dei punti di forza della serie era sponsorizzare vari locali di New York, ma fra i product placement più strani ce n'è uno progresso: i vari personaggi in più occasioni passano fin troppo vicino a cartelli sulla prevenzione dell'epatite C.