Come avevo già detto ai tempi di Mr Ignis, l'operaio che fondò un impero, la tendenza della RAI, o meglio di RAI Fiction, in tempo di profonda crisi dell'Italia è quella di far credere agli italiani che tutto vada bene, grazie anche alle capacità e all'ingegno di uomni che hanno fatto la storia del nostro paese e contribuito al miracolo italiano, purtroppo una vita fa ed è quindi strano che abbiano passato ultimamente "Il ritorno di UIlisse" (aspettatevi una recensione di fuoco) e non qualche nostro valoroso compaesano come Giulio Cesare o Augusto... la popolazione ne avrebbe tratto giovamento.
Così dopo Olivetti, Ignis e Tris Lescani vari arriva anche l'ingegner Cova con il suo desiderio di unire l'Italia da nord a sud e da est a ovest partendo dall'Autostrada del sole.
Che dire? Fra imprenditori lungimiranti, politici ottusi e banchieri diffidenti (della Lehman che anni dopo ci avrebbero dato tante di quelle soddisfazioni... e non solo a noi italiani... lol) storie di amicizia, amori più o meno contrastati, eroismi, traumi da guerra (fa sempre brodo) e qualche accenno alla situazione del periodo storico con un piccolo inserimento di scioperi, in pratica i soliti du cojoni.
Ma proprio questi prodotti nazional popolari a solo uso interno serveno a rendere ottimista gran parte degli italiani pensionati da invogliare a cre(d)(sc)ere ed essere felici.
I giovani, si sa, soliti fancazzisti, preferiscono prodotti più internazionali come Gomorra.
Ah, dimenticavo il product placement che, a parte Autostrade per l'Italia, vede come protagonista la RAI dove una delle protagtoniste va a lavorare e la mostra giustamente come una degli altri motori dell'Italia. Dinamica e innovativa, appunto!