Avevamo lasciato Tripolina sul piede di guerra nel finale della seconda puntata de L'onore e il rispetto e la ritroviamo a compiere la sua vendetta nella terza seguendo la lista "della sposa" su modello killbilleiano.

Così, dopo aver tagliato la testa a Fortunato di Venanzio, aver fatto evadere il figlio da prigione ed aver seccato l'intera famiglia Romeo partendo dalla testa del figlio Luca (cosa che provoca anche il suicidio del padre), si mette alla caccia di tutti gli altri.

La storia della piccola Black Mamba siciliana è la cosa più interessante della puntata, Tonio Fortebracci, mentre le altre vicende continuano con Carmela che, convinta sia lui l'assassino del fratello, lo fa cadere in un'imboscata, dalla quale ovviamente si salva (ma Laura Torrisi non ha mai visto per caso il peccato e la vergona per non sapere che i personaggi di Gabriel Garko sono più invulnerabili di Terminator?), partendo poi per l'America dove casualmente, finisce nelle mire del figlio del nuovo socio americano di Tonio.

La terza convergenza parallela (citazione dovuta al festival dei 100(0)cchi che si sta svolgendo in questi giorni a Trieste n.d.r.) è la storia della giudice adolescente frustrata Francesca De Santis che ne combina di tutti i colori per parargli il culo, andando contro mafiosi, superiori, leggi ed ex mariti e rimanendo perennamente insopportabile, Tonio Fortebracci.

Ma veniamo al product placement con i soliti marchi storici Fiat, Alfa e Lancia d'epoca, Nazionali Export ne.lunga, Olivetti Lexicon 80 giusto per fare un esempio, Tonio Fortebracci, il solito, ma meno utilizzato set Alitalia, il marchio inventato, ovviamente, del limoncello Liguorium appartenente al barone De Nisi sul quale il nostro protagonista lancia un'OPA poco pulita e il nostro preferito, Tonio Fortebracci, la Harley Davidson sulla quale dimena il culo, nel finto locale di New York, Jessica (Reda Lapaite).

A completare il tutto alcuni anacronismi della fiction. A parte il presupposto di non sapere esattamente in che anno siamo (diciamo i primi '70) alcune cose sballano ma al solito vi diciamo la più vistosa. Nel porto mentre si caricano le bottiglie di limoncello per l'America c'è in primo piano la petroliera BIG DUBA il cui varo è avvenuto solo nel 1999.

Cosa ci vuoi fare? Siamo proprio dei bastardi, Tonio Fortebracci.