Partiamo subito dal perchè si e perchè no vedere la fiction Violetta trasmessa domenica e lunedì su Raiuno con Vittoria Puccini, Andrea Giordana e Rodrigo Guirao Diaz.

Assolutamente si per Vittoria Puccini, ospite anche nella classica promozione nel commissariato di Fabrizio Frizzi, bravissima, bellissima e,a sprazzi, nuda qua e la nel corso della vicenda. Da perderci assolutamente 3 ore per la visione della storia.

Assolutamente no per il continuo riproporsi dell'aria amami Alfredo che ricompare in ogni scena diventando di fatto più lunga di Atom Heart Mother dei Pink Floyd. Na palla.

Per il resto il film è liberamente tratto da La signora delle Camelie di Alexander Dumas jr. con, ovviamente alcune arie della Traviata (fra cui Amami Alfredo), opera di Giuseppe Verdi, tratta appunto dal romanzo.

Un ufficiale austriaco durante i moti rivoluzionari italiani indaga sull'amore fra Violetta Valery cortigiana che la da via facile a ricchi e nobili e Alfredo universitario amante del gioco. Il resto lo si conosce perfettamente.

La signora è stata fatta in moltissimi modi coinvolgendo vari generi. La Violetta televisiva, a parte i buoni attori, è particolarmente lenta, che non è un dramma se la fa Manoel De oliveira, ma nella versione della Rai incita più volte allo zapping selvaggio. Fortunatamente per la Rai Mediaset stava comunque mandando in onda Baila (con tanto di product placement di Acqua Claudia) e quindi ogni focolaio di rivolta è stato sedato. 

Per quanto riguarda il product placement una sola brand presente purtoppo morta nel 1857, se non si considera il tutto all'interno dei 150 della Repubblica Italiana al che le brand diventano due. La scheda totale la trovate comunque su Dy's World.

Sarà ma io torno a Camille 2000 di Radley Metzger con Marguerite Gautier.

Alla prossima

Nano Nano