Prendete l'ultima tendenza della fiction di Raiuno (a parte la classica due palle e buoni sentimenti) della speranza a tutti i costi (in un momento di profonda crisi totale) e del miracolo italiano e mixatelo con la poetica della premiata ditta Martinelli, otterrete questo ulteriore sceneggiato insopportabile su uno dei più grandi personaggi italiani del secolo scorso.

Cesare Mori meets Barbarossa e Carnera si mette i braccialetti rossi, in un film in due parti con Lorenzo Flaherty nella parte di Giovanni Borghi, il creatore della Ignis, che viene rappresentato come un industriale tutto di un pezzo con decine di intuizioni geniali, come quella di costruire frigoriferi, ma che risulta anche abbastanza odioso.

Guerra, crisi, boom, sponsorizzazioni sportive, Carosello, di cui si vede quello con Nino Manfredi e Veronique Vendell della serie Marisa e Giacchino del 1969, (peccato che nella storia venga presentato come antecedente al 1963, anche perchè il carosello si ispirava al film "Straziami ma di baci saziami" che è del 1968), fino ad arrivare alla crisi.

Frasi fatte, buonismi, sceneggiatura scontata, tutte portate a farci capire che il vero product placement che sta portando avanti Raiuno non è quello penoso dei Don Matteo o de I Medici in famiglia, non quello delle granzi aziende come sembrerebbe Fiat, Olivetti, ignis, ma più che altro un hope product placement, un product placement di speranza per ridare spirito all'imprenditoria italiana, mostrare quanto siamo in grado di reggere resistere e risollevarci con la nostra forza e il nostro genio italico, più volte viene citata anche l'Agip di Enrico Mattei (anche se la fiction su di lui era decisamente meglio), notevole sforzo decisamente apprezzabile, peccato che il target di riferimento sia over 80