Ricominciamo la nostra analisi della tv di questo nuovo anno con la trasmissione dello sceneggiato Anita Garibaldi, uno dei progetti tanto voluti per l'unità d'Italia.

Prodotto dalla Goodtime in collaborazione con Rai fiction, per la regia di Claudio Bonivento e la partecipazione di Valeria Solarino nei panni di Anita e Giorgio Pasotti in quelli di Giuseppe Garibaldi, la fiction narra (soprattutto) dell'amore fra Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva (detta Anita) e Giuseppe (detto Josef da lei) che parte dopo la rivolta dei Farrapos in Brasile per arrivare in Italia. Ma veniamo alla trama della prima puntata.

Anita vive a Laguna dove è costretta a sposarsi con un uomo che non ama che, in seguito, si unirà alle truppe imperiali. Lei combatterà invece dall'altra parte dove si innamorerà di Garibaldi, arrivato in Brasile a causa dell'esilio in compagnia di altri patrioti.

Dopo la sconfitta navale si rifugiano in Paraguay dove Garibaldi combatterà per l'indipendenza mentre Anita accudisce ai primi 2 figli che però moriranno entrambi.

Dopo i moti europei del 1948 Anita si imbarca con gli altri due figli avuti per Nizza dove raggiunge la suocera. Qui comincerà a collaborare con altri patrioti fra cui Maria Cristina Beatrice Teresa Barbara Leopolda Clotilde Melchiora Camilla Giulia Margherita Laura Trivulzio (Francesca Cavallin) l'editrice di Auson e a sua volta de Il Crociato, giornale rivoluzionario che porterà le notizie a Garibaldi in America e che risulta l'unico product placement d'annata presente, soprattutto per quanto riguarda la scena in cui sta ben disteso sopra la bandiera italiana. Non si hanno notizie invece del giornale Povo (Popolo in portoghese) citato dall'altra parte dell'oceano.

Per quanto riguarda la qualità dell'opera stendiamo un velo pietoso dovendo riscontrare una storia d'amore infarcita di dialoghi da peggior telenovela al punto da farci rimpiangere addirittura terra ribelle e persino degli amori sballati fra Chiara e Rudolf del Grande Frartello di cui parleremo fra poco. Incredibile invece la coincidenza fra il naufragio della nave di Garibaldi vista dalla cima della montagna e poco dopo Bruno Vespa che sorvola in elicottero il naufragio dell'isola del Giglio quasi un product placement della trasmissione involontario.