E' cominciata con il De Profundis della satira la 62° edizione del Festival della Canzone Italiana condotto per la seconda volta da Gianni Morandi con la partecipazione di Rocco Papaleo.
La partenza, come al solito, per dare il senso di continuità, è stata affidata a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che hanno appunto intonato il De Profundis ispirato a Uomini soli dei Pooh (canzone vincitrice del festival di Sanremo del 1990), geniale, ma che ha suscitato non poche polemiche per vie delle numerose parolacce (il TG5 delle 13 ne ha contate 7 nel servizio sul festival, attribuendole a Celentano, cosa che ha dovuto poi rettificare, visto che il molleggiato non ne aveva detta neanche una: stavano tutte nel siparietto dei due). Parolaccia anche nello spot (presa in giro/ finanziaria / product placement ) sul pagare le tasse fra cui, ovviamente, il canone RAI (112 euro: Sticazzi! ...per vedere Giletti? (che stava in prima fila con Mara Venier n.d.r.))
Arriva poi la sigla in tema con la scenografia ispirata a 2001 Odissea nello spazio.
Arrivano le canzoni con Nina Zilli - Per Sempre (adorata sin dai tempi de L'Uomo che amava le donne 2° classificata nella categoria giovani al festival del 2010 n.d.r.) storia di un amore che sarebbe eterno se l'altro tornasse o altrimenti che se ne stesse via per sempre. Bellissima e bravissima. Poi la ex di amici (appena vista ache al cinema in Benvenuti al Nord) Emma Marrone - Non è l'inferno una canzone particolarmente impegnata e la ex X factor Noemi con Sono solo parole.
Capolavoro, al solito, nel loro stile, la canzone dei Matia Bazar - Sei tu (che mi hai rubato il cuore) Storia di un amore impossibile abbandonato. In pratica l'antitesi della canzone della Zilli
Poi Irene Fornaciari con Grande Mistero (scritta da Davide Van de Sfroos, altro fondamentale per la colonna sonora di Benvenuti al Nord), Pierdavide Carone e Lucio Dalla - Nani, Eugenio Finardi - E tu lo chiami Dio, Loredana Bertè e Gigi D'Alessio - Respirare, Francesco Renga - La tua bellezza, Arisa - La notte, Marlene Kuntz - Canzone per un figlio e Chiara Civello - Al posto del mondo.
Purtroppo neanche un product placement all'inteno delle canzoni.
Ci salva però, involontariamente, Adriano Celentano che arriva sul palco, dopo aver bombardato l'Ariston, parlando di politica (non riuscitissima la scenetta con Pupo e Morandi), scatenandosi contro Famiglia Cristiana e Avvenire e con il Corriere della sera, in particolare con il suo critico televisivo Aldo Grasso, cantando classici come Prisencolinensinainciusol o il forestiero e scatenando polemiche in tutto il mondo cattolico, politico (e non) parlando di Gesù.
Anni fa, in una puntata dello storico programma di Tele+ Italia taglia, il mio amico, e curatore del programma, Tatti Sanguineti disse: "Ogni tanto Celentano crede di essere Gesù ma questo non è un problema, il problema è quando crede di essere Luis Bunuel". Si riferiva ovviamente a film come Yuppi du, Geppo il folle o, lo stracitato oggi Joan Lui. Probabilmente aveva ragione e infatti nelle vesti di predicatore ha fatto bene non solo al festival, che dopo il 40% di share, si aspetta di replicare sulla scia delle polemiche, ha fatto bene al sentimento religioso visto che ha avuto il coraggio di parlare di Gesù in prima serata (tesi sostenuta fra gli altri da Don Mario Pieracci oggi alla Vita in diretta) e, probabilmente, nel suo anti-product placement ha fatto bene anche ad avvenire e a Famiglia cristiana (Mara Venier e Marco Liorni si sono fatti vedere per Sanremo con in mano le due testate e oggi non si parla d'altro in tv), unica cosa non considerata, ed è strano, è stata l'acqua minerale, eppure più volte ha detto che aveva la gola secca ed ha bevuto acqua unbranded.
Eppure il rapporto fra il molleggiato e l'acqua minerale ha fatto storia.
Purtroppo era il 1999 e non esisteva ancora Dy's News ma riportiamo quanto riporta Gerardo Corti nel suo "Occulta sarà tua sorella! - Pubblicità, product placement, persuasione: dalla psicologia subliminale ai nuovi media"
"Un altro caso sicuramente interessante è quello di Adriano Celentano, che coinvolse la trasmissione Francamente me ne infischio, l'acqua S.Pellegrino e Striscia la notizia, classico esempio di come una marca possa trovare giovamento dal fatto che giri il suo nome in relazione alla sponsorizzazione che ha fatto. Tutto accadde a ridosso delle feste natalizie: nel corso del programma Celentano si faceva portare in più occasioni un bicchiere d'acqua con relativa bottiglia unbranded. Per sfiga, per fortuna o per pura casualità uno degli sponsor del programma era l'acqua minerale S.Pellegrino. Per sfiga, per fortuna o per pura casualità Striscia se ne accorse, e decise di fare due più due, e la settimana che seguì mise in campo una spietata e memorabile caccia all'untore..."
Anche Belen Rodriguez, vista l'emozione di essere tornata sull'Ariston insieme ad Elisabetta Canalis (sembra per infortunio della modella ufficiale Ivana Mrazova) ha detto di avere la gola secca e lo stesso Morandi l'ha detto più volte chiedendo l'acqua durante i vari guasti tecnici che si sono verificati nel corso della serata.
Insomma ovunque succedeva un casino serviva l'acqua. E che acqua abbiamo sgamato? Ma la stessa del commissariato di Frizzi de I soliti ignoti, casualmente chiuso proprio con l'inizio del festival: l'acqua Lete.
Fra altri product Salvatore Ferragamo per Morandi, ma il migliore è senza dubbio il location placement di Sanremo.
Così come Vacanze di Natale a Cortina ha attirato l'attenzione della Guardia di Finanza anche Sanremo, nel giorno del suo esordio, ha attirato le fiamme gialle... Veneziani per il festival del cinema siete avvisati.