Così come nota Barbacini che la fiction su Zagaria non ha la forza dirompente dell'originale, così, anche in questo caso, dobbiamo registrare che Il generale della Rovere targato RAI risulta molto piatto se paragonato all'originale (che comunque non è fra i miei film preferiti ne di Rossellini ne del neorealismo).
Il problema è che il film TV nella versione di Carlo Carlei e Pier Francesco Favino è comunque abbastanza piatto anche se paragonato ad altre fiction storiche RAI di questo periodo come Tiberio Mitri - il campione e la miss, Le ragazze dello swing o addirittura Terra ribelle.
E sono d'accordo anche con Max Renn che l'idea di programmare la storia del truffatore Rovere di seguito ad un grandioso truffatore del calibro di Gigi Proietti non ha fatto altro che peggiorare il nostro giudizio.
La storia è un classico. Un esperto truffatore amante del gioco viene preso da un alto ufficiale tedesco ed obbligato ad interpretare il Generale della Rovere, eroe della resistenza italiana caduto in un agguato, e riferire ai tedeschi tutto quello che viene a scoprire dai partigiani in prigione.
Finirà che il truffatore si rivelerà un eroe.
Perchè il generale è finito nella nostra rubrica dedicata al product placement televisivo? Semplice perchè lo contiene: semplice, storico e mirato ma lo contiene. fra le sei brand presenti ci ha colpito l'ormai onnipresente, nelle fiction RAI, Martini con più cartelli posizionati nel bar che frequenta Favino.