TELEVISIONE
8 Settembre 2010 - 20:12
Distretto di Polizia 10
Dura la vita al X Tuscolano... e anche qui
E' partita domenica e lunedì la decima stagione di Distretto di polizia su Canale 5. Torna da Palermo Giulia Corsi (Claudia Pandolfi) e fra le novità abbiamo l'ispettore Pietro Esposito (Dino Abbrescia), l'ispettore Barbara Rostagno (la cagacazzi così è definita) (Lucilla Agosti), l'agente scelto Marta Balestri (Maria Sole Mansutti) e l'agente scelto Giovanni Brenta (Gianluca Bazzoli) e il PM Michele Sinatra (Edoardo Siravo). Tutti in soccorso perché il X Tuscolano nelle prime puntate rischia di chiudere e, visto cosa era già successo al RIS di Parma, servono rinforzi per dimostrare cosa sanno fare. Infatti il distretto, dopo le prime due puntate, è salvo (son sempre i migliori che se ne vanno n.d.r.) e a noi ci toccano altre 22 puntate di una fiction poliziesca in cui i i dialoghi lasciano abbastanza desiderare. Ma veniamo alle vicende e al product placement. Per quanto riguarda gli avvenimenti delle prime quattro puntate, quelli fondamentali sono il ritorno di Giulia Corsi in pausa per convalescenza ma che, dopo la soluzione di un caso di omicidio, ottiene di poter rimanere per sempre. Luca scopre che un suo amico di infanzia in realtà è un pericoloso boss. Durante una sparatoria crede di averlo ucciso e comincia a tampinare la moglie di cui era innamorato da giovane e lei (che sa che il marito non è morto) al momento sta facendo il doppio gioco. Per il resto la vera storia che ci interessa è sapere come andrà a finire il matrimonio italo-tedesco che incombe su Giuseppe e Vittoria. Speriamo diventi il vero filo trainante della serie. Per quanto riguarda il product placement siamo messi peggio che la sceneggiatura tutto poco sviluppato e/o utilizzato a partire dalle auto (BMW e Mazda) a Eurosoccorso che compare sempre per ogni motivo (vedi anche link sotto). Ma veniamo alle chicche una per puntata ma ovviamente le schede complete le trovate al solito posto. Nella prima puntata il bar della sparatoria è completamente vuoto a parte poche bottiglie di grappa e cioccolatini Caffarel (messi bene in evidenza ma nascosti dai protagonisti). Secondo l'assassino stupratore ha una kawasaki. Terzo vediamo due secondi di scena di archivio nei pensieri di Giulia Corsi (ma proprio quelli di fronte a Ciao?). Quarto Conad quasi invocheremmo lo spettro del subliminale con un passaggio velocissimo di sacchetto nella base degli albanesi. Non subliminali invece delle bottiglie di Corona pubblicitarie fastidiosissime che compaiono più volte sullo schermo nella nuova (brutta) abitudine di coprire la storia con dei banner pubblicitari. Per il Tuscolano al momento è tutto, meno male che a novembre arriva la Magliana.
Max Renn II
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