Non c’è pace fra le strade di Londra, o meglio fra le strade di Whitechapel, il quartiere dell’East End che fu teatro degli omicidi di Jack lo squartatore nel 1888 e del dominio malavitoso dei gemelli Reginald “Reggie” e Ronald “Ronnie” Kray nel corso degli anni ’50 e ’60.
Così come in Whitechapel uno l’ispettore Joseph Chandler indagava sugli omicidi dell’emulo di Jack lo squartatore, in Whitechapel due deve vedersela con due gemelli emuli dei Kray.
I due gemelli sono nati da un’inseminazione artificiale fatta con il seme di uno dei Kray, soffrono della stessa schizofrenia paranoica del genitore ed hanno la stessa grinta per seguire le orme degli originali.
Il problema è che i veri Kray avevano conquistato il potere con omicidi e torture violentissime, corrompendo tutto e tutti e diventando una sorte di celebrità. A loro si sono ispirati vari libri (ne hanno anche scritti alcuni loro, fra cui l’ultimo “A Way of Life: Over Thirty Years of Blood, Sweat and Tears” del 2001), canzoni “He knows his Claret from his Beaujolas / I think he’d like toh ave been Ronnie Kray / But then, nature didn’t make him that way” (Charmless Man dei Blur) e film fra cui non si può ricordare Quel lungo venerdì santo di John Mackenzie del 1979, dove, anche se non citato direttamente, la storia si ispira a loro.
Joseph Chandler e i suoi pochi collaboratori (tutta la polizia è corrotta) sono costretti a ripercorrere, a loro volta, quello che fece la squadra originale del Super intendente Leonard “Nipper” Read, rischiando più volte di morire. Oltre al location di Londra come Gotham City di cui abbiamo parlato nell’articolo su Luther, il product placement è il classico dei computer Philips, delle macchine e dei cellulari e del Johnnie Walker nel pub. Ma la vera sorpresa è la macchina del caffè Gaggia in casa del detective.
La serie fortunatamente finisce con la scritta fine del secondo episodio cosa che fa sospettare che Whitechapel potrebbe avere altri scheletri nell’armadio pronti a riesplodere. Aspettiamo che anche in Italia si faccia una serie sugli emulatori, tanto di storie ne abbiamo tante,