Meno di zero – Libro di Bret Easton Ellis
Approfittando dell’uscita del nuovo libro di Bret Easton Ellis, Imperial bedrooms, a cui quasi certamente seguirà l’adattamento cinematografico, iniziamo uno speciale sullo scrittore analizzando dal nostro punto di vista (i libri di Ellis contengono una quantità enorme di marche) sia l’opera letteraria che le versioni cinematografiche.
1985, il nostro pubblica il romanzo “Meno di zero” (titolo derivante da una canzone di Elvis Costello di cui il protagonista del libro è ammiratore e infatti ne conserva un poster in camera). L’impatto sulla critica e sul pubblico è notevole. Impietosamente Ellis descrive una generazione di ricchi giovani, figli per lo più di produttori cinematografici, che abitano a Beverly Hills. Giovani a cui non manca nulla e che passano la loro vita tra party, alcool e droga, annoiati di tutto. Una generazione senza un vero obbiettivo, senza più emozioni, alla ricerca di piacere nell’andare oltre (“Perché quella cosa là dentro?”; “Se si vuole una cosa è giusto prenderla. Se si vuol fare una cosa è giusto farla.”; “Ma non ti manca niente. Hai tutto”).
Il protagonista Clay ritorna dall’Università in New Hampshire a Los Angeles per passare il breve periodo di vacanza natalizio a casa con la madre (divorziata) e per rincontrare gli amici, il padre e quella che viene definita da tutti la sua fidanzata, la modella Blair. In realtà Clay non sa bene com’è veramente il suo rapporto con la ragazza (“Non voglio attaccarmi a niente, soffrirei troppo, dovrei preoccuparmi anche di quello. Si soffre di meno se si è distaccati.”).
Clay non prova emozioni, si lascia vivere senza avere piacere ne dal sesso, ne dalle droghe, ne dai party a cui partecipa (“Cosa ti rende felice?”; “Niente. Niente mi rende felice. Niente mi interessa”).
La cosiddetta MTV generation viene analizzata con frasi secche, flash di vita mal vissuta e vuota, mostrando questi ragazzi tutti uguali, conformati nel lusso e nei vestiti firmati (“Alla festa ci sono per lo più ragazzi giovanissimi, spuntano in ogni stanza e sembrano tutti uguali: sottili, abbronzati, capelli biondi e corti, occhi azzurri dallo sguardo vacuo, stessa voce vuota e monotona, e così comincio a chiedermi se sono anch’io come loro”).
Clay si accorge in qualche maniera dell’orrore che lo circonda ma non ha la forza di ribellarsi a tutto ciò (“Io sono stupito di quanta energia mi ci voglia per preoccuparmi di lui”) e nel vagabondare solitario per le colline nei dintorni di Los Angeles, tra gli ululati lontani dei coyote e la polvere che si alza dal vicino deserto, una frase gli resta ossessivamente in testa. La frase di una pubblicità letta all’arrivo in città: “Sparire. Qui”.
La scrittura di Ellis è a tratti agghiacciante nella “normalità” con cui descrive l’horror vacui di questi ragazzi così giovani e già morti dentro. Una scrittura non così lontana, nonostante le differenze generazionali, da quella della beat generation di un Kerouac o, perché no, di un Burroughs.
L’elenco delle marche e dei locali citati è lunghissimo e di seguito ve lo riporto (probabilmente incompleto):
Riviste
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Farmaci
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Network
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Abbigliamento
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Bevande
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Auto
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Los Angeles Magazine
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Decadron
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MTV
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SPEEDO
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PEPSI
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BMW
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Variety
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Celestone
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WARNER
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ARMANI
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PERRIER-JOUET
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FERRARI
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Vogue
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Percodan
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ABC
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CALVIN KLEIN
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COCA COLA
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FIAT
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Glamour
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Valium
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HBO
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GUCCI
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PERRIER
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PORSCHE
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Interview
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Quaalude
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KNAC
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VUITTON
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TAB
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CADILLAC
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San Francisco Chronicle
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Nembutal
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KROQ
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WAYFARER
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MICHELOB
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TOYOTA
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Herald Examiner
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Preludin
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TRETORN
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JAGUAR
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People
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Desoxyn
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POLO
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Hollywood Reporter
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Librium
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LEVI'S
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Inquirer
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Torazina
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The Face
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Altro
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Locali e negozi
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Gentleman's Quarterly
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ATARI
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SPAGO
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Rolling Stone
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LUCKY STRIKE
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HARD ROCK CAFE'
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Playboy
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JURGENSON (negozio)
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CAFE' CASINO
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Stereo Review
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KLEENEX
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SAMBO'S
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Surfer
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BULLOCK (negozio)
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EDGE
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L.A. Times
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PACMAN
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PEPPERMINT LOUNGE
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BEECHNUTT (gomma da masticare)
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CBGB
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LEAR JET
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CHASEN'S
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LE DOME (fiammiferi)
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SPORTS CLUB
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GALAGA (gioco)
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SCALA BOUTIQUE
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PAGES
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DU-PAR'S
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NEW GARAGE
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TRUMPS
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ARE RECORDS
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WESTWARD HO
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FLIP
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THE LAND'S END
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MC DONALD'S
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NEIMAN-MARCUS
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JERRY MAGNIN
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MGA
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CAMP BEVERLY HILLS
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PRIVILEGE
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PARACHUTE
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