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SPECIALI
20 Dicembre 2010 - 08:45

BARBA E DINTORNI

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Speciale Bret Easton Ellis (4)
BARBA E DINTORNI

AMERICAN PSYCHO

Libro di Bret Easton Ellis (1991)

AMERICAN PSYCHO

Film di Mary Harron (2000)

 

Il testo che Bret Easton Ellis consegna alla casa editrice nel 1991 ci sembra il naturale sbocco sia del percorso dello scrittore intrapreso nei primi due libri, sia delle vicende dei suo personaggi che, estremizzando, crescendo potrebbero diventare come il protagonista di American Psycho. Lo yuppie-serial killer Patrick Bateman, in pratica, rappresenta la deriva del vuoto degli anni ’80 e della MTV generation. Ricco dipendente della fantomatica Pierce & Pierce, azienda di investimenti finanziari che opera a Wall Street, maniaco della cura del corpo, degli abiti firmati e della musica (Huey Lewis, Phil Collins, Whitney Houston), non ricava abbastanza eccitazione dalla sua vita di facoltoso snob frequentatore dei ristoranti più esclusivi, dai “soliti” party e dalla cocaina e, dopo aver provato il piacere catartico nell’omicidio di un barbone, non riesce più a trattenere i propri istinti cominciando ad uccidere colleghi di cui è invidioso, prostitute, modelle e, sempre più alla deriva, un bambino.

Il libro è scioccante, per non essere un libro di genere horror, malsano e deviato come il suo protagonista. Il linguaggio freddo e maniacale con cui viene rappresentato il comportamento di Bateman e i dettagli sia sessuali che violenti presenti nell’opera, causano all’autore critiche accese da parte sia delle femministe, che lo considerano un libro misogino, sia dalle solite organizzazioni di benpensanti americane, proteste che arrivano addirittura alle minacce di morte!

Opera epocale e disturbante che consacra Ellis come il più spudorato e tagliente autore nella rappresentazione della sua stessa generazione.

Dal romanzo alla trascrizione cinematografica passano ben dieci anni. Una decade di progetti osteggiati da più parti che passano da una casa di produzione ad un’altra e da decine di mani diverse. Tra i registi, Stuart Gordon (che pare ne volesse trarre un film stilizzato in bianco e nero!), Oliver Stone, Carpenter; tra gli attori Johnny Depp, Leonardo Di Caprio (a cui è stato… consigliato di non parteciparvi per non rovinarsi la carriera…) e svariati altri. Pensate cosa ne sarebbe uscito se il materiale fosse restato in mano ad uno di questi signori, magari con il director’s cut! Peccato, non lo sapremo mai…

Alla fine, la patata bollente finisce nella sede della Lions Gate che affida la regia a Mary Harron, una donna! Scelta perlomeno controcorrente se si guarda al materiale “misogino” e allo sguardo, assolutamente maschile, con cui Ellis osserva e ci mostra Bateman. Per queste considerazioni, per le probabili “attenzioni” della produzione per non ritrovarsi in mano materiale “eccessivo”, per ciò che la Harron aveva fatto fino a quel momento (il film “Ho sparato a Andy Warhol”, opera che mostrava un certo interesse della nostra per l’anticonvenzionale ma non affrontava certamente un argomento così clamorosamente disturbante) e, infine, per ciò che ne era stato dell’adattamento del primo film tratto da Ellis, “Al di là di tutti i limiti” da “Less than zero”, che con il fiato della produzione addosso aveva completamente stravolto il testo dello scrittore, le attese per il risultato era di curiosità e grande preoccupazione.

Invece, nonostante critiche a mio parere ingenerosamente negative del tempo, si può essere moderatamente soddisfatti dello spettacolo messo in scena dalla regista. Aiutata da un protagonista, Christian Bale, perfetto nei panni del serial killer da Wall Street (prima di passare da Bateman a… Batman!), la Harron adatta fedelmente l’opera allo schermo, mantenendo trama e dialoghi di Ellis, togliendo, purtroppo ma era largamente prevedibile, solo gli episodi più oscenamente violenti (lasciandone raccontare qualcuno da Bale nella confessione finale al suo avvocato), ma non stravolgendo il senso del libro.

Non ci troviamo di fronte ad un’opera di assoluta importanza nel panorama cinematografico (come lo è invece il romanzo in quello letterario), ma ad un buon film (diventato tra l’altro un cult assoluto negli States), addirittura ottimo nella prima ora, almeno fino a che Bale completamente nudo si mette a rincorrere una vittima, che cerca di fuggire sul pianerottolo di casa, armato di sega a motore!

Riguardo alle marche e ai locali citati dallo scrittore di American Psycho, non farò i soliti elenchi per categoria e neanche le nominerò tutte dato che sarebbero veramente troppe. Basti pensare che solo per spiegare il perché Patrick sceglie una marca di acqua minerale al posto di un’altra ne elenca una decina! La produzione del film anche in questo caso cerca di restare fedele agli scritti di Ellis, interpellando le varie industrie, almeno le più importanti, per poter citare le loro brand. Le risposte non sono state positive da parte di tutte, anzi. Visto il tema “sgradito” alla pubblicità di un prodotto, CALVIN KLEIN si è tirata fuori (infatti l’intimo di Bateman è PERRY ELLIS) al contrario di quel che avviene nel libro, CERRUTI ha accettato di vestire il protagonista ma non quando questo uccide, la ROLEX ha fornito orologi a tutti ma non a Bale ed infatti in una scena del film in cui una prostituta tocca l’orologio di Bateman questi esclama: ‘Non toccare il mio orologio’, mentre nel libro era ‘Non toccare il mio ROLEX’. Anche il borsone da viaggio in cui viene impacchettato il cadavere di un collega non è come nel libro COMME DES GARCONS ma del più irriverente JEAN PAUL GAULTIER.

Il ristorante DORSIA di New York è sia nel libro che nel film citato più volte per la sua esclusività e per l’importanza sociale che ha riuscire a prenotarvi un posto.

Occhiali OLIVER, cravatta ARMANI e vestiti di VALENTINO (‘deve essere morbidissimo’) vengono lodati, la DIET COKE consigliata.

Lo sballo alcolico e farmacologico, oltre alla cocaina sniffata ovunque, avviene tramite J&B, MARTINI e XANAX (un must nella prosa ellisiana).

Stefano Barbacini

American Psycho

Regia: Mary Harron
Produzione: Lions Gate Films
Data di uscita: 01/01/2000

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