LE REGOLE DELL’ATTRAZIONE

Libro di Bret Easton Ellis (1987)

Un paio d’anni dopo l’impattante esordio di Less than zero, viene pubblicata la seconda opera letteraria di Ellis. La scena si trasferisce nell’immaginario Camden College nel New Hampshire, la scuola scelta da Clay nel primo libro.

Cambiano i protagonisti, studenti d’arte e non più giovani ricchi, viziati e nullafacenti, e cambia lo stile, la scrittura fatta di frasi brevi e secche e flash su avvenimenti non consequenziali, si trasforma in una narrazione più “agitata” e la trama si fa concreta. E’ come se passassimo, usando un parallelo cinematografico, da un film a piani sequenza ad un montaggio da video musicale.

Non si racconta più in terza persona ma gli avvenimenti sono descritti di volta in volta in prima persona da uno dei protagonisti degli stessi. Principalmente i “narratori” sono tre, Sean, Paul e Lauren, con alcuni interventi episodici di altri studenti. I tre intrecciano tra di loro insoddisfacenti relazioni sessuali in cui “nessuno riesce a portarsi veramente a letto chi vorrebbe”. Sean e Paul sono bisessuali e fanno sesso assieme, ma mentre Paul ama Sean, quest’ultimo s’invaghisce di Lauren con cui fa sesso ma che ama un altro uomo, Victor. E così, tra un party e l’altro in cui ci si domanda “Cosa direbbero i miei se sapessero che questo è tutto quello che faccio qui? Ubriacarmi, fottere costantemente. Mi disconoscerebbero? Mi darebbero più soldi? Cosa?”, si cercano soddisfazioni impossibili da ottenere. Perché il difficile è riuscire (paura delle conseguenze di un impegno che richiede fatica e dedizione?) a stabilire rapporti reali e non solo per un piacere personale o per stordirsi insieme. Il difficile è conoscersi realmente (“Conoscerti. Voglio conoscerti -. Mi supplica. - Cosa significa? Conoscermi?-gli chiedo.-Conoscermi? Nessuno mai conosce nesssuno. Mai. Tu non mi conoscerai mai.(…)Possiamo solo avere a che fare l'uno con l'altro. Tu non mi conoscerai mai.”) e tra droga, alcol, sesso e musica si ottiene piacere momentaneo ma l’insoddisfazione resta; “Stavo lì in piedi. Com'era il party? Case zeppe di corpi sudati ubriachi eccitati che ballano vecchie canzoni che vagano senza meta scopandosi l'uno con l'altro a caso. Chi se ne frega?”

Drammatica e significativa in questo senso la storia secondaria di una studentessa innamorata persa di Sean che lo riempie di biglietti anonimi e che, non avendo il coraggio di integrarsi in questo balletto tragico di sesso e amori superficiali, si toglie la vita tra l’indifferenza generale.

Lo sguardo sui giovani studenti degli anni ’80 non è meno impietoso che nell’opera prima di Ellis, per gli studenti della Camden, amore, matrimonio, aborto sono parole vuote di senso, atti da affrontare senza dargli alcun valore.

Tra i vari personaggi secondari, che “parlano” solo una volta nel libro, troviamo anche Clay, “il ragazzo da L.A.”, protagonista di Less than zero, sempre insoddisfatto della sua vita, e Patrick Bateman, fratello maggiore di Sean, che diventerà il famigerato protagonista del libro più importante di Ellis, American Psycho.

Grandi soddisfazioni ci dà, come sempre, Bret Easton con la citazione delle marche. E d’altronde tra un gruppo di fighetti che passano da un locale all’altro bevendo e sballandosi con tutto quello che trovano è facile incontrare nomi di locali, bevande più o meno alcoliche, medicine e vestiti firmati. “Cosa facciamo Franklin e io? Beh, andiamo ai party: Mercoledì Bagnato, Giovedi dei Morti di sete, party al GRAVEYARD, all'END OF THE WORLD, party del venerdi sera, party prima del Sabato-Sera-Party, party della domenica pomeriggio.”; “Dopo il sesso (…) eravamo entrambi affamati e allora andavamo da PRICE CHOPPER (…) compravo il formaggio affettato, il salame scadente che a lui piaceva tanto (…) l’inevitabile confezione da sei di GENNY o BUD. A me piaceva la BECK’S ma lui diceva che costava troppo (…)”.

Qui sotto il solito elenco di brand e locali citati: