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11 Febbraio 2010 - 11:11

Dyshorror

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Imago Mortis
Dyshorror Tanatoscopi, spettri e Assenzio Leone. In onda in prima TV assoluta sui canali SKY Cinema proprio in questi giorni, questo Imago Mortis di Stefano Bessoni rappresenta un ambizioso tentativo di rinascita per il cinema italiano di genere horror, dopo i fasti degli anni 60-70 e il lento declino avvenuto a meta degli anni 80, che ci ha lasciati orfani di una cinematografia di genere (peraltro apprezzata all'estero) ed in balia dei cinepanettoni e dei vari Scusa se... Mi dispiace ma... Tre metri... e via martoriando il cinema italiano. Coproduzione tra Italia, Spagna ed Irlanda, distribuito da Medusa in Italia, sostenuto dal Ministero per i beni e le Attività Culturali e la Film Commission Torino Piemonte (il film è girato in provincia di Torino), supportato da un discreto cast in cui spiccano Geraldine e Oona Chaplin e Alex Angulo su tutti. Imago Mortis è un solido (seppur non innovativo) horror/thriller vecchio stampo, debitore magari verso la scuola italiana di genere e del giovane Dario Argento (che sul vecchio Dario Argento è meglio glissare), paragonabile qualitativamente per esempio tra i film recenti ad un The Orphanage. Sebbene non adeguatamente ripagato al botteghino resterà come uno dei pochi tentativi di un certo livello di ridare fiato al cinema di genere italiano, cosa rarissima di questi tempi. Essendo stato girato in provincia di Torino, il product placement che andremo a segnalare non poteva che essere legato ad una azienda locale, nella fattispecie Pastiglie Leone, uno dei più antichi (viene fondata nel 1857) marchi dolciari italiani che si occupa essenzialmente di caramelle (le famose pastiglie appunto), cioccolato e di prodotti dolciari di fattura tradizionale e dalla presentazione vintage. In ben due scene del film troviamo l'Assenzio Leone in vista, regalato dal protagonista Bruno ad Orfeo, l'uomo che ripara le macchine da presa, in cambio dei suoi preziosi consigli riguardo il mistero del Tanatoscopio (il macchinario che permette di imprimere sulla retina di una persona morente le immagini, a mò di polaroid ante litteram). Orfeo ce ne illustra quindi la preparazione e degustazione, servendosi all'uopo dell'apposito cucchiaio da assenzio presente nella confezione regalo dell'Assenzio Leone. Per ulteriori informazioni e scheda completa Dy's World Marco Premi

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