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21 Gennaio 2010 - 18:44
Milano e il cinema
Il grande ritorno dei produttori
Si è tenuto lunedì 18 gennaio, presso il cinegenicissimo grattacielo Pirelli (the international) il meeting "L'industria incontra il cinema - La nuova normativa fiscale a sostegno delle produzioni cinematografiche" organizzato dalla Regione Lombardia e alla presenza del gotha della produzione nazionale;
L'assessore Zanello, manchair, ha mediato gli interventi dell'On. Gabriella Carlucci, dell'esauriente Prof. La Torre e dei molti ospiti quanto mai interessati ad una normativa che parificherebbe (almeno formalmente) la possibilità produttiva italiana a quella europea/americana/mondiale (ci riferiamo agli incentivi fiscali previsti dalla legge 244/2007 Finanziaria 2008);
Le agevolazioni ai nuovi produttori saranno concesse sotto forma di sostanzioso credito d'imposta (tax credit) e di detassazione degli utili (tax shelter)(per ora solo in ambito produttivo ma è imminente una applicazione anche per gli esercenti e per il necessario, lamentato, adeguamento tecnologico delle sale);
Sono intervenuti il Dott. Contri neo-presidente della Film Commission Lombardia, Stefano Losurdo (Agis) e in molti si sono alternati nell'illustrare le possibilità in crescita e continua mutazione del mercato dell'audiovisivo nonché della necessaria sinergia tra mercato cinematografico (nell'accezione più multimediale possibile) e industria privata;
Opportunità di investimento e promozione, dove il nostro product placement occupa un posto d'onore, citato in più di una occasione quale trait d'union tra le parti;
Molti ed eminenti anche gli interventi dal pubblico, spesso scettici sull'attitudine degli imprenditori italiani, culturalmente impreparati a concepire il cinema come business (Renzo Martinelli); o accaldati da faccende di meritocrazia negata da una burocrazia sorda alla forzata indipendenza del cinema italiano contemporaneo; Oppure cauti e attendisti (forse ottimisti) di vedere cosa succederà (Lionello Cerri);
Il coro ha comunque rammentato che la situazione delle piccole e medie aziende che operano nella cinematografia italiana/lombarda è precaria, e quest'impulso da fonte ministeriale nasconderebbe lo spettro di futuri tagli al FUS (e di una cinematografia unicamente prodotta da fondi privati)(cosa normale fuori dall'Italia ndr);
Il nostro punto di vista è che tax shelter e tax credit siano certamente una possibilità straordinaria e di grande impatto per l'economia del cinema che ha come unico nemico la resistenza (o abitudine) dell'assistenzialismo statale; ma, per dirla alla Marty McFly: "La storia cambierà".
Trovate i dettagli della normativa su www.anica.it
MT (Mario Tobeb)
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