Lasciato in Messico Dominic Torello alla fine del primo film l'ex detective dell'FBI Brian O'Conner si trasferisce a Miami dove diventa il re delle corse clandestine. A colmare questo gap ci pensa il furbo cortometraggio The Turbo-Charged Prelude for 2 Fast 2 Furious di Philiph G. Atwell.
La polizia è però in agguato e all'ennesima gara riesce a catturarlo. La retata era stata organizzata dall'FBI per cercare di far rientrare O'Conner nella squadra e metterlo sotto copertura all'interno della squadra di un pericoloso boss. Come partner gli si da Roman Pearce un pregiudicato esperto di auto e Monica Fuentes un'agente già infiltrato nell'organizzazione.
Ovviamente il boss mette alla prova i due sulle macchine e una volta assunti gli affida una pericolosa missione dalla quale però i due non dovranno uscire vivi.
Ovvi a questo punto inseguimenti mozzafiato, liti fra poliziotti e FBI e, anche se in modo limitato rispetto al resto della serie, fighe. Inutile dire che la trama è pressochè inesistente e banale. Belli gli inseguimenti che sono l'unica cosa per cui vale la pena vedere il film.
Product placement a go-go. oltre alle solite auto ed accessori, a cui si aggiungono anche gli yatch della Mercury Outboard, le solite converse di O'Conner e, vince su tutti, la location placement di Miami ma a quello ci pensava già Horatio Crane.
Un ultimo appunto: nel BMDB cataloghiamo anche i marchi delle case di produzione quando si trasformano in relazione al film. In questo caso il mondo della universal diventa una ruota della BF Goodrich.