Nella saga dei sotto i vestiti abbiamo deciso di inserire anche il primo thriller diretto da Carlo Vanzina (al momento lasciamo fuori Squillo e Tre colonne in cronaca) Mystère, che è quello che più si avvicina al genere.

Una squillo d'alto bordo Mystere (Carole Bouquet) che gira in Ferrari e bazzica i migliori hotel come lo Sheraton si trova con la sua collega/amica  Pamela (Janet Agren) a soddisfare le voglie di un cliente che nasconde un terribile segreto: ha scattato le fotografie di un attentato avvenuto a piazza di Spagna a Roma e sta ricattando i servizi segreti russi. 

Il problema sta nel fatto che Pamela, dopo aver fatto il suo lavoro, scopre l'accendino del fotografo (sembrerebbe un Cartier) e lo ruba, non sapendo che in realtà contiene il microfilm compromettente.

Arrivati sul posto i russi uccidono il fotografo e poi si mettono sulle tracce delle due prostitute. Dopo aver trovato la prima (Pamela) ed averla uccisa non rimane che trovare la seconda, la quale chiede aiuto al commissario Colt (a Roma?) con il quale rischierà più volte di morire.

Mystere è un film strano che sta a metà strada fra il thriller e la Spy Story. Alcune banalità sono evidenti ma per il resto il film riesce a mantenere una buona tensione e si può catalogare in pieno nel thriller italico. Strana purtroppo la scelta di aver preso Janet Agren (proveniente da film scollacciati) e Carole Buoquet (da poco Bond girl ma con nessun problema a spogliarsi), averle fatto interpretare delle prostitute, aver infarcito il film di momenti in cui devono stare spogliate ed aver realizzato il film meno spinto della filmografia delle due attrici.

Per quanto riguarda il product placement Vanzina dimostra di avere le idee chiare. Molti alcolici riconoscibili ma nessuno con l'etichetta girata nel verso giusto (cosa anomala in qualsiasi casa/locale). Poi improvvisamente un'etichetta isolata nella casa di Colt: succo Del Monte. Caso isolato? Forse, finchè ad Hong Kong i servizi segreti vestiti da camerieri non prendono come copertura una serie di prodotti Del Monte. Fra gli altri non casuali Il messaggero, Nikon e Alitalia.