Con Amici miei atto 3 si conclude un ciclo. La regia passa a Nanny Loy, non si può più andare a riprendere per la terza volta il Perozzi e, quindi, gli
amici miei rimangono in 4.
Purtroppo la discesa iniziata con il secondo film è inarrestabile. Nel film non c'è un'idea nuova e tutti gli scherzi sanno di vecchio e già visto. Gli amici, uno dopo l'altro, si trasferiscono all'ospizio dove organizzano scherzi ai danni degli anziani ospiti della casa. Dopo svariati scherzi ed un viaggio al polo nord praticamente inutile, con l'aggravante di essere stato girato alla maniera dei peggiori film di serie z. Si salva solamente (ma è uno sforzo enorme farlo passare) la vendita dell'anima al diavolo, cioè lo scherzo ideato ai danni del povero Bernard Blier che poi morirà per aver creduto troppo allo scherzo.
La morte aleggia sempre sulle loro vicende e il film è in assoluto il più triste, a tal punto che quasi si fa fatica ad affezionarsi a questi "vecchi cattivi" e l'unico motivo per il quale tifiamo per loro esclusivamente perchè ormai li conosciamo da prima.
Stanco e svogliato anche il product placement che ricalca quello più basic della commedia all'italiana.
Fra i brand presenti 18 Isolabella, Bel Paese Galbani, Club Mediterranee e Martini. Fra i citati Gillette e Telefunken.
Segue Amici miei - Come tutto ebbe inizio.