Un certo successo ha riscosso in questi giorni la fiction in due puntate di RAI1 Atelier Fontana - Le sorelle della moda, per la regia di Riccardo Milano e prodotta da Rai Fiction. Basata sulla storia vera delle tre sorelle Fontana, sartine di Traversetolo in provincia di Parma che nel dopoguerra hanno saputo creare un'impero basato sull'alta moda divenendo le prime stiliste italiane a lavorare per le dive di Hollywood e sfidando il primato sartoriale di Parigi nel campo dell'alta moda lanciando così nel mondo lo stile "made in Italy". Tipica produzione per famiglia che strizza l'occhio al pubblico femminile, con al centro della storia situazioni romantiche ma anche imprenditoriali, tipiche di quel periodo del dopoguerra del cosiddetto boom economico in cui si poteva parlare del "sogno italiano" oltre che di quello americano; e su cui sono state gettate le basi della fortuna dell'Italia a venire. Numerosi i marchi riscontrabili nella fiction, che vanno da diversi giornali e riviste quali: Life magazine, Ominibus (settimanale d'informazione italiano tra il 1937-39 edito da Angelo Rizzoli), New York Times, Il Messaggero (quotidiano romano). C'è poi l'immancabile Moto Guzzi guidata da Enrico, il marito di Micol Fontana. La quale nello sceneggiato si reca ad un certo momento negli Stati Uniti dall'amica Linda Christian con un vettore Alitalia (compagnia per cui le sorelle Fontana disegnarono anche le divise delle hostess). Ci scappa poi anche un naming placement per Cirio conserve alimentari. Ovviamente abbiamo lasciato per ultimo il riferimento più importante, ovvero quello all'Atelier Fontana (Sorelle Fontana Alta Moda srl.) stesso, azienda ancora oggi operante nel settore abbigliamento e moda (alta moda, prèt à porter, accessori e profumi) a Roma, a cui questa miniserie renderà sicuramente uno splendido servizio in termini di ritorno d'immagine. Discreto anche il location placement della città di Roma, di cui ci vengono mostrati alcuni classici scorsi turistici a partire dalla famosissima Piazza di Spagna.