John Luther (Idris Elba) è un ispettore della omicidi della polizia di Londra. Intelligente e “fuori di testa”, risolve i casi al volo e non disdegna rompere qualunque regola pur di arrivare allo scopo. Nella prima scena della serie lo vediamo lasciar cadere nel vuoto un serial killer di bambini e, la cosa più bella è che fa sembrare allo spettatore che sia perfettamente normale. Luther (6 puntate la prima stagione e seconda confermata per due “film" da 2 ore l’uno) rappresenta il genio di Sherlock Holmes che si aggira nell’inferno delle città europee di questa ultima ondata poliziesca (Whitechapel, Profiling, Genesis) che assomigliano sempre di più a Gotham City. Unica eccezione l’Italia se si esclude il passato di romanzo criminale e, per certi versi, il mostro di Firenze.

I nemici di Luther, così come quelli di Whitechapel, sono geni del male (così come a Gotham) perfettamente all’altezza dei propri antagonisti sia in astuzia che in malvagità. Fra i nemici di Luther primeggia sicuramente la rossa (guarda caso) Alice Morgan (Ruth Wilson) il cui genio la spinge a far “digerire” la Glock con cui ha ucciso i genitori al cane (attenzione non è spoiler) appena assassinato e che comincia una terribile lotta di astuzia con il detective.

Fra i product placement interessanti oltre alla Londra demoniaca (location) e la Glock, il cellulare Nokia, i computer HP, l’Ipod vicino al cadavere di un uomo, la BBC e il programma che il collega di Luther guarda invece di pensare alla morte: American Next Top Model. Commento di Luther: “Non ti sembra di avvicinarti troppo al Diavolo?”. CVD