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2 Dicembre 2010 - 09:33

SAW 3D

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Capitolo finale?
SAW 3D

SAW 3D – Kevin Greutert (2010)

 

Per la prima volta davanti agli orrori di Saw dobbiamo inforcare gli occhialini per gustarci le pietanze cucinateci dal cuoco Kevin Greutert, lo stesso del VI capitolo, sperando in chissà quali prelibatezze…

E la prima prova messa in scena dell’enigmista ci presenta anche un’altra clamorosa novità. Per la prima volta la scena non è studiata per svolgersi nei soliti sotterranei e lo spettatore della truculenta impresa non è solo Jigsaw. Questa volta il luogo dell’azione è uno stand di vetro infrangibile posto in una pubblica piazza ed un bel gruppetto di passanti vi si ferma davanti per assistere, impotente e inorridito, allo svolgimento del dramma (della gelosia) i cui protagonisti sono un triangolo formato da due baldi giovani (che troviamo legati di fronte ad una minacciosa sega circolare) che, inconsapevoli, amano la stessa ragazza, sì proprio quella appesa al di sopra della sega stessa! La salvezza della ragazza è lasciata alla voglia dei due uomini di eliminare l’avversario spingendolo contro la sega. Ma stavolta il gallismo maschile non ottenebra le menti dei due che lasciano all’arma studiata da Jigsaw il compito di vendicarli della fedifraga, le cui interiora balzeranno fuori dal ventre aperto innaturalmente per arrivare verso di noi, spettatori cinematografici, utilizzando il potenziale del 3D al meglio.

Purtroppo quanto promessoci da questo inizio alquanto interessante è presto deluso. Le potenzialità del 3D infatti non vengono più sfruttate ed alla fine se il film fosse girato nelle normali due dimensioni poco cambierebbe; anche la novità del cambiamento di luogo dei delitti da privato a pubblico resterà, purtroppo, l’unica della pellicola.

Infratti la struttura del film ritorna ad essere quella del capitolo V (per altro il peggiore della serie), con due narrazioni parallele e praticamente indipendenti fra loro.

Nella prima, quella horror con le prove da affrontare tipica del filone, vede coinvolto un sedicente sopravvissuto alle prove di Saw che grazie alla sua esperienza ha scritto un libro di successo ed ha messo insieme un gruppo di recupero per “vittime sopravvissute a Jigsaw”, facendo della popolarità acquisita fonte di guadagno per se’ e per il suo entourage. L’attenzione di Kramer (che vediamo apparire in un flashback prima della sua morte mentre incontra il millantatore) su di lui è dovuta al fatto che il nostro sopravvissuto sta raccontando cose mai successe, infatti non è mai stato una vittima di John. Ma Saw ha deciso di accontentarlo post mortem e lo catapulterà con tutti i suoi collaboratori (compresa l’amata compagna) nell’inferno che ben conosciamo.

Così questo manipolo di bugiardi che hanno fatto dell’inganno e dello sfruttamento dell’immagine fonte di potere e ricchezza verranno brutalmente fatti a pezzi…Mmm…Pensiero perverso (a veder sette episodi di Saw anche la mente del vostro cronista può partorire divagazioni malsane) pensate un po’ se Kramer facesse un giretto tra i nostri politici o tra i conduttori dei programmi televisivi italiani… Che strage…

La seconda narrazione del film riguarda invece la continuity. Si tratta infatti di riallacciare i fili dell’episodio precedente in cui abbiamo lasciato Hoffman che si libera dalla trappola mortale confezionatagli da Jill. Assistiamo quindi al regolamento di conti tra i due che, naturalmente, non vi raccontiamo per non svelarvi il finale… Vi basti sapere che si finirà nel luogo dove tutto era iniziato (il gabinetto del primo episodio) chiudendo il cerchio e lasciando intendere che questo potrebbe essere proprio l’ultimo capitolo.

In realtà i presupposti che si possa andare avanti ci sono tutti e non mi stupirei se vedessimo continuare le gesta del nostro Jigsaw in una serie televisiva. Sì, perché la struttura dell’intera saga di Saw  (fatto salvo il primo capitolo, gioiellino seminale del tortureporn insieme ad Hostel) è in effetti, come già fatto notare in precedenti articoli, mutata pari pari dal quella delle serie televisive più importanti con episodi contenenti una trama autoconclusiva che si interseca con la continuity che coinvolge i personaggi principali.

Saw non è, però, una serie che abbia dato grosse soddisfazioni per l’osservatorio Dy’s. Infatti il product placement non è stato mai particolarmente ostentato e così è anche in questo ultimo capitolo. L’inizio con il logo esposto nello stand trasparente WOLTHAMMER non sembra appartenere a nessuna ditta, mentre durante l’episodo, oltre ai soliti registratori vocali, troviamo solamente CHANNEL 5 che riporta le notizie riguardanti le gesta di Jigsaw. Nei ringraziamenti finali segnaliamo invece un ringraziamento ad un ristorante, presumo di Toronto, dal nome bizzarro, il TERRONI RESTAURANT.

 

Stefano Barbacini

Riferimenti Dy's Group

Dy's World
Dy's Pro
Documentazione

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