Anche in questo caso il titolo è (fortunatamente) fasulllo in quanto non solo non c'è soluzione finale, anzi, da qui comincia il vero delirio del mega giocone di Jigsaw (che a questo punto sappiamo essere il malato terminale John Kramer) che continuerà per tutti i film successivi superando persino la sua morte.

Il film comincia con la sfida di Jigsaw al detective Eric Matthews, poliziotto corrotto che ha incastrato varie persone. Jigsaw lo sfida facendogli trovare un suo informatore morto dopo aver giocato ad uno dei suoi giochi e, lui, lo trova.

Purtroppo non sa che arrivare nel covo di Jigsaw con la SWAT non è che l'inizio del suo gioco. In un appartamento sigillato e controllato da telecamere modello Grande Fratello stanno giocando tutte le persone incastrate nel corso degli anni dal detective e suo figlio.

Inutile dire che il gioco a questo punto si sdoppia: da una parte le prove mortali a cui sono sottoposti gli inquilini della casa, dall'altra il gioco personale fra Jig ed Eric. Come nel precedente episodio solo seguendo attentamente le regole dell'enigmista si può arrivare alla soluzione ed alla salvezza ma, ovviamente, così non sarà.

Anche il film mantiene le attese degli estimatori: trappole geniali e allo stesso tempo "inguardabili", sceneggiatura avvincente e colpo di scena inaspettato. Poche sono le serie che riescono a mantenere colpi di scena nuovi ad ogni episodio. Questo è il bello di Saw.

Per quanto riguarda il product placement sicuramente il più apprezzato è stato quello di Converse, scarpe ai piedi del figlio di Eric durante il gioco, cosa che conferma la tendenza di Converse di sponsorizzare il torture porn.

Con il terzo episodio si dirà finalmente la verità anche nel titolo (L'enigma senza fine)