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12 Novembre 2010 - 19:19

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Terra ribelle - Stagione 1 (forse)
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Sardegna, un uomo e una donna che sembrano usciti da JAG (Judge Advocate General, in pratica alti ufficiali della marina) camminano teneramente mano nella mano cercando di schivare le onde. Sembrano felici. Ad un tratto si fermano vicino alla riva: lei seduta su un tronco lasciato dal mare in modo da mostrare le gambe modello pubblicità della Golden Lady, lui in (ai suoi) piedi pronto a spararle un pistolotto alla Roy Batty sui bastioni di Orione. "Ho superato tradimenti, incendi, pirati, mari in tempesta, solo... solo per dirti che ti amo Eleonora." Lei pensierosa e triste scuote la testa e, finalmente, prendendogli la mano, riesce a dire. "C'è una cosa che tu non sai Guglielmo... Siamo fratelli." Lui disperato la allontana. Si mette a correre urlando "No, no, no, no!" fino a che inciampa nella sabbia e cade a terra stremato in una scena straziante.

La scena a cui stavamo assistendo era un frammento di Caprera, la fiction che il regista Renè Ferretti (Francesco Pannofino in Boris) aveva fatto prima de Gli occhi del cuore. Dopo aver ripensato alla scena commenta: "Mamma mia la monnezza che ho fatto!" e rivolto a Boris (il suo pesce rosso) "Io andrò all'Inferno, lo sai, vero? E tu sarai al mio fianco."  

Ecco, lascio a Renè il commento all'ultima puntata di Terra ribelle, la fiction che avevamo commentato alcuni giorni fa, pensando non ci dovesse essere nient'altro da dire. Invece no, purtroppo. L'ultima puntata ci ha riservato tante di quelle sorprese da riempire un'enciclopedia d'appendice.

Frati con oscuri segreti (mai trovato in queste fiction/telenovele di ispirazione sudamericana un frate che avesse voluto fare il frate così, per vocazione), doppiogiochi e tradimenti degni del CTU di Los Angeles, passaggi segreti che ovviamente si aprono facendo girare il fiore sulla parete, l'amore folle, lo scambio di cadavere, la femme fatale, e, addirittura, un cold case riguardante una contessina scomparsa 20 anni prima (ma perchè riaprire il caso proprio adesso?). Il tutto che porta a quello che pur sospettandolo non avremmo voluto sapere: il rapporto di parentela di cui sopra (non vi diremo ovviamente fra chi per non fare spoiler). 

Il disastro è compiuto: da quando, in epoca moderna, la principessa Leila Organa ha riportato in voga l'argomento confessando a Luke Skywalker di essere sua sorella gemella non c'è stata più pace per queste storie variamente ricamate di incesti mancati, a tal punto da essere stata sfruttata ovunque dal manga Angel Sanctuary, da forum, dove in una puntata due fidanzati hanno scoperto di essere fratello e sorella dalla madre  che li aveva abbandonati, e anch'io ho spesso usato la scusa per respingere spasimanti troppo ossessive.

Oltre a questo disastro continuano i riferimenti alla povera Italia fatta da i due giornalisti di cui finalmente viene svelata l'identità per fare dell'ottimo product placement del quotidiano la nazione. Nonostante i morti ammazzati e le due chicche per noi dell'AGCDN (il linciaggio dell'oste e dell'ostessa, anche se non mostrato e la testa in salamoia della povera Maria, unico personaggio sano del film), tutto finisce a tarallucci e vino.

Rimangono in gioco il frate che parte alla ricerca del figlio pecora nera con una frase degna di Maciste nel finale di Maciste contro il Minotauro e di Jacopo che a bordo della nave che lo sta portando dall'altra parte del mondo (si spera!) minaccia "Tornerò e mi riprenderò tutto".

Una minaccia non indifferente per lo spettatore che, purtroppo, è molto credibile visto come sono andati gli ascolti nei confronti dei poveri Cesaroni.

Come dicevano gli Squallor "Guatemala, Guatemala, Maremma maiala"     

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