Berlino. Una ragazza in metropolitana viene seguita da uno strano tipo. Lei cerca di sfuggire ma, l'uomo con una strana maschera, la raggiunge e le da un biglietto omaggio per l'anteprima di un film il cinema Metropol. La ragazza ci va e trova molta altra gente, fra cui molti (Fiore Argento, Nicoletta Elmi) cresciuti nella scuderia argentiana. Il film comincia e narra la storia di un gruppo di ragazzi che in gita ad un cimitero riescono a risvegliare, grazie ad una maschera, dei demoni. La maschera, gadget del film, sta però anche nell'atrio del cinema e, anche li, qualcuno si punge scatenando l'invasione dei demoni. La trama poi scorre lineare: i morti contro i vivi, i vivi si barricano ma i morti hanno la meglio. Gli unici sopravvissuti riescono finalmente ad uscire ma scoprono che tutta Berlino è contagiata. Demoni, dove i protagonisti non sono veri e propri living dead ma sorta di diavoli che si impossessano dei corpi dei contagiati, rimane a mio avviso il miglior film di Lamberto Bava, girato bene e con delle buone trovate. Grande anche come videoclip con una strepitosa colonna sonora di musica che passa da We close your eyes dei Go West a White Wedding di Billy Idol fino alla mitica Fast as a Shark degli Accept usata per la lotta finale fra i demoni ed il protagonista che bordo di una Cagiva, più scatenato di Black Mamba, percorre le sale del cinema armato di katana. Cagiva si dimostra così anche il più bel product placement del film. Un secondo, mi sa non troppo apprezzato, è stato quello della Coca-Cola con la lattina usata per contenere un altro tipo di Coca. Segue Demoni 2