Il filo pericoloso delle cose di Michelangelo Antonioni: una donna dopo aver lasciato il suo uomo si trova nuda sulla spiaggia a confronto con l'altra donna del suo uomo anch'essa nuda. Equilibrium di Steven Soderbergh: un'analista manda segnali dalla finestra mentre il suo paziente racconta uno strano sogni erotico. La mano di Wong Kar-wai: un aspirante sarto si innamora di una prostituta sua cliente, l'amore durerà anni iniziato e finito con una masturbazione. Per commentare questo film ruberò al Diario Minimo di Umberto Eco (1963) il soggetto multiplo per Michelangelo Antonioni: Una distesa desolata. Ella si allontana. Ecco questo è la sceneggiatura anche del suo episodio bastava variare con Una spiaggia desolata. Le due nude si incontrano. Stesso discorso si puo fare tranquillamente con Kar-wai che da sempre ci racconta l'infelice storia dell'amore impossibile fra due vicini di casa, per Soderberg il discorso è un po' più complesso, ma, alla fine si arriva sempre li. Che dire? Nessuno dei tre episodi e' all'altezza delle aspettative dei maestri e alla fine la noia regna sovrana. Assolutamente da vedere i loro classici, ma questo si può tralasciare. Ah, per Eros si intendono i corpi nudi di Regina Nemni e Luisa Ranieri. Altro non saprei. Ah si per product placement si intende la maserati ringraziata come MaCerati... per il resto non saprei (scherzo il resto, ovviamente, sta su Dy's World) 101 Fascisti su Marte