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13 Agosto 2010 - 11:56
Barba e Dintorni
A Serbian Film - Srdjan Spasojevic
Da dove cominciare per commentare un film che autorevoli critici hanno già preannunciato come l'opera che più di ogni altra arriva oltre il filmabile e oltre il mostrabile, addirittura spingendo qualcuno a rifiutarsi di andarlo a vedere?
Intanto partiamo dal fatto che di un film di finzione si tratta. E' vero che si parla di snuff, di pedofilia, di necrofilia, di orrori inimmaginabili, ma prima di mandare al rogo siffatto materiale come già anni fa è stato fatto per altre opere che anche allora erano definite come l'atto estremo che va oltre l'immaginabile e oltre il quale qualsiasi morale deve fermarsi, beh, fermiamoci un attimo.
Anche perchè si potrebbe eccepire che tutto quanto ?mostrato? nel film, ma molto spesso solo ?suggerito? dal film era in qualche modo già apparso anche in opere precedenti che non hanno alzato tanti polveroni (almeno nella visione postuma dei nostri anni).
Ad esempio molto si è parlato della terribile scena del feto stuprato appena uscito dal ventre della madre, ma in realtà si tratta alla fine di un pupazzetto riempito di sostanza rossiccia che viene utilizzato per mimare un atto di violenza sessuale, vorrei capire perchè tutto ciò debba essere più scandaloso di un feto strappato dal ventre della madre e divorato da un serial killer (Antropophagus di Massaccesi). E anche l'esclamazione del regista ?è nato un nuovo genere, il newborn porn? mi sembra solamente un'emerita stronzata e nulla più.
Oppure mi piacerebbe sapere perchè la violenza sui corpi delle donne (naturalmente anche questa simulata e con l'utilizzo di trucchi per creare tumefazioni e quant'altro) e le costrizioni sessuali a cui sono costrette siano peggio di un qualsiasi torture porn o dei famigerati naziporno di italica memoria ricordati da molti degli ?scandalizzati? con simpatia.
E del ?compiacimento? che ci sarebbe da parte di Spasojevic sugli accenni alla pedofilia che portano Milos, il protagonista, drogato dal regista del film nel film, a violentare il proprio figlioletto inconsapevolmente? Non mi pare che esista affatto. La scena non è per nulla compiaciuta ed anzi piuttosto disgustosa, non mostrando per altro nudità eccessive e non invogliando certamente all'emulazione. Che dire allora di Pretty Baby o peggio ancora di Piccole labbra di Cattarinich dove la nudità delle bambine erano, qui sì, mostrate e non certo con orrore dai registi diventando film ?pericolosamente? cult?
Siamo ancora alla condanna di chi parla di cose innominabili, come ai tempi di de Sade, mentre efferatezze simili (e peggio) succedono veramente restando spesso impunite?
E dei rapporti sessuali con i cadaveri, perchè nessuno si è scandalizzato per Q di Miike allora? E i due Nekromantik?
Ok, posso concordare sul fatto che non si tratta di un film di facile visione, che Spasojevic ci faccia dentro per riempire il film di momenti shockanti, per attirare l'attenzione e per ?épater le bourgeois?, come quando dopo che il protagonista riempito di droga e costretto all'inconsapevole violenza ai danni di moglie e figlio aiutato dal proprio fratello qualcuno esclama ?ma che bella famiglia felice!?, ma non lo aveva già fatto Crumb negli anni sessanta con una sua memorabile tavola in cui una ?famiglia felice? inscenava (esplicitamente) un'orgia tra parenti e figli (ok il contesto era diverso e blablabla... ma alla fine lì siamo)?
A Serbian Film è mortuario e malato ma non banale o stupido, la riflessione su dove ci si può spingere con l'arte e la rappresentazione della vita e l'inquietante domanda a cui costringe noi spettatori su quanto riusciamo a restare distanti e schifati da quel che vediamo oppure su quanto ne siamo attirati ed in qualche modo affascinati è interessante. Così come lo è la rappresentazione di una società Serba che ha perso la capacità di scindere il bene dal male, il piacere dalla perversione omicida, la vita dalla morte (tutto ciò ha trovato la propria epifania durante l'atroce guerra civile dei Balcani).
In un film del genere le numerose Brand saranno presenti per loro scelta? E se sì si tratta della scelta giusta mettersi in mostra in una così scottante pellicola?
Noi da bravi cronisti le elenchiamo.
L'auto della pornostar è una SAAB, quella del regista di snuff una BMW.
In un film in cui si va incontro alla decadenza morale più bieca i vizi vengono celebrati con MARLBORO e JACK DANIEL'S.
I video, naturalmente importantissimi, direi fondamentali, sono girati con videocamere SONY e i filmati visti con DVD recorder PANASONIC.
Il telefonino NOKIA ha una scheda TIM.
Il figlio del protagonista indossa una vistosa maglietta CONVERSE.
Stefano Barbacini
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