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Diary of the dead (il personaggio principale è uno spin-off di Diary e racconta come si è arrivati alla situazione attuale dopo l'incontro con una troupe di ragazzi che girava un documentario sui morti viventi riproponendo immagini dal film precedente), in realtà se ne discosta totalmente. Mentre il primo era girato con stile documentaristico con camera a mano e in soggettiva, qui le riprese si aprono alla panoramica e ai paesaggi sfruttando l'ambientazione di un'isola della Nuova Scozia. Una squadra di soldati capitanata da Sarge (il tizio di cui sopra interpretato da Alan Van Sprang come in Diary) per sfuggire all'infestazione di non morti che si fa sempre più grave, decide di fuggire su un'isola sulla quale è portato da Patrick O'Flynn, abitante dell'isola stessa che sta tentando di ritornarvi per vendicarsi di Seamus Muldoon, suo eterno rivale, che lo ha cacciato. Romero si diverte a girare un western con zombie, i due proprietari terrieri di cui sopra, in pratica i capifamiglia delle due casate dominanti dell'isola, si affrontano in una faida famigliare mettendo davanti a tutto il loro odio reciproco e non essendo così in grado di affrontare invece il pericolo rappresentato dai living dead che invece meriterebbe un'unione delle loro forze. Metafora per nulla nascosta dei politici che invece di affrontare i problemi pensano solamente a combattere l'avversario per accaparrarsi voti e potere. Lo stesso Romero dice di essersi ispirato ai vecchi film western con tanto di duello finale tra i due potenti, ormai trasformati in zombie, davanti ad una minacciosa luna. Ritroviamo in quest'opera un regista che si diverte a girare e a mostrare i “banchetti” degli zombie con le viscere dei vivi, le teste che si frantumano con effetto splatteroso e tutto il repertorio classico di un film di genere che si rispetti. I product placement appaiono timidamente con una tastiera ROLAND in un vecchio video musicale, un paio di auto “guidate” da dei morti resuscitati, una JAGUAR e una FORD, delle patatine GOLD e del GATORADE per un veloce snack. Notevole però la quantità di sigarette fumate nel film e la presenza degli ZIPPO per accenderle. Addirittura nel commento al film da parte del regista si afferma: “bisognerebbe fare una gara tra i fan per contare quanti ZIPPO ci sono nel film. Ognuno dei personaggi ha il suo ZIPPO!”. In realtà Sarge quando non riuscirà ad utilizzare l'aggeggio si arrangerà accendendosi la paglia con la testa che sta andando a fuoco di uno sfortunato zombie.