Finalmente, con tre anni di ritardo, quest'anno è arrivato nelle sale e, quasi subito su Sky, Le cronache dei morti viventi (Diary of the Dead), il quinto, e non ultimo capitolo della saga dei morti viventi romeriana. In realtà più che un seguito uno spin-off del primo The Night of the Living Dead, visto che le vicende si svolgono lo stesso giorno in cui la radio trasmette e Ben (Duane Jones) sente quello che sta succedendo all'interno della casa/rifugio fra i campi. I nostri eroi invece che al cimitero si trovano in un bosco a girare un B-movie sulla mummia. Cercano allora di capirne di più cercando sugli altri canali alternativi che dal 68 sono comparsi, a cominciare da internet. Si rendono però anche conto che le autorità stanno manipolando le informazioni e decidono così di girare un film su tutto quello che sta succedendo da lasciare ai posteri. Quello che infatti stiamo vedendo è The Death of Death, film di Jason Creed, uno dei protagonisti del film che monta tutto il girato con immagini prese da altre telecamere e da filmati scaricati in rete. Qui sta la differenza fra gli altri film horror in soggettiva che stanno spopolando: in film come The Blair Witch Project, [REC] o Cloverfield la telecamera viene ritrovata viene mostrato esattamente il filmato della tragedia. In questo caso il film (si presume anch'esso ritrovato) è stato volutamente montato durante lo stesso film, e questo lo rende per certi versi ancora più affascinante ed inquietante. Comunque, come ogni film di Romero rimane un capolavoro assolutamente da vedere in cui il regista rinnova i suoi film di denuncia ai giorni nostri usando ancora una volta i cari vecchi zombi. Tante le situazioni da fiato sospeso e deliranti (una fra tutte gli zombi sotterrati in piscina) e ovviamente anche un bel po' di product placement: dalla casse di Glenfiddich fra le scorte della gang di colore ai mezzi General Motors. Ma la cosa che più ci ha colpito è il dialogo, prima di una scena di attacco zombi, della finta ricerca di Barbie e Kent. Li abbiamo appena lasciati spassosissimi fra i giocattoli di Toy Story 3 e subito ce li troviamo in mezzo agli zombi, non male. Grande Barbie!