Estate 1964, Livorno. A casa di nonno Giulio e della nonna vive tutta la schiera famigliare. Di Giulio, diciasettenne ultimo di tre fratelli, è innamorata la cugina che fa di tutto per convincerlo che fra cugini non è peccato. Lui però ha delle remore dovute da una parte alle proibizioni della madre, dall'altra all'essersi quasi convinto di essere omosessuale e comunista. Tutto cambia quando al cascinale arriva Anna, una giovane amica di famiglia che turba gli animi di Giulio e i suoi fratelli. Da quel momento parte una scommessa sul primo che riesce a sfilarle le mutandine. Giulio però è l'unico veramente innamorato di lei e decide di fuggirre da casa per seguire delle ragazze che stanno andando con il partito ai funerali di Togliatti. In casa intanto arrivano altri parenti e le situazioni sentimentali si complicano. Il tutto viene rivisto sottoforma di flash-back da Giulio ormai cinquattottene, mentre sta andando con la figlia a rincontrare i parenti per vendere il cascinale. Classica commediola revival anni '60 con tanti siparietti e tante cose già viste. Rientra alla perfezione nel filone giovanilistico dei "Notte prima..." ma nello stesso tempo è molto, troppo televisivo. Fosse stata una fiction sarebbe stato quasi sicuramente un successo, purtroppo al cinema non ha funzionato. In fondo però non dispiace e alcune gag di Benvenuti, Bonacelli e Monni sono cult. Interessante invece il discorso fatto con il product placement con le marche che si rincorrono nei flash-back, soprattutto il maggiolone e la Vespa. Divertente poi quello del RadioCorriereTv. Per la scheda completa, come al solito Dy's World.   30 Mani in alto