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15 Giugno 2010 - 09:41
Dyscomedy
Cado dalle nubi - ma viaggio in Eurostar
Fenomeno televisivo prima, e discografico-letterario poi, in entrambi i casi dirompente; non poteva non approdare sul grande schermo Checco Zalone, il cantante pugliese coatto e tamarro creato dal cabarettista e musicista Luca Medici. E a suo tempo questa pellicola ha anche riscosso un certo successo al botteghino ai tempi della sua uscita (la segnalammo in Dysnews come campione di incassi della settimana). Classica storiella dell'emigrante sempliciotto che sbarca a Milano (ospite del cugino gay) per coronare il suo sogno di diventare un cantante di successo. Sono però numerosi i product placements riscontrabili nella pellicola, segnaliamo innanzitutto il principale e più evidente ovvero quello della MINI Cooper Clubman, auto del cugino che Checco guida in lungo e in largo per tutto il film. Poi altro brand in grande evidenza è Trenitalia con i suoi Eurostar (o freccia Rossa che dir si voglia). Sono passati i tempi in cui gli emigranti giungevano a Milano su treni interregionali scalcagnati e sovraffollati, e Checco non fa eccezione: largo all'epoca dell'alta velocità ferroviaria quindi. Poi grande vetrina anche per il negozio di strumenti musicali milanesi Prina Strumenti Musicali dove Checco andando a cercare una chitarra nuova incontra la sua futura innamorata. Per la cronaca vedremo poi in seguito che opterà per una Cort, marca di chitarre acustiche molto apprezzata. Poi segnaliamo anche una videocamera JVC Camileo usata da Checco per confezionare il suo showreel artistico, Datch abbigliamento, Mediashopping (naming placement), Librerie Mondadori, Goldenpoint e Radio Dee Jay. Senza ovviamente scordare che il film di per se promuove fortemente anche l'opera musicale e letteraria di Luca Medici (www.checcozalone.it), autore di tre album ed un libro, e balzato ricordiamolo alla notorietà assoluta con l'inno degli scorsi mondiali (2006) di calcio "Siamo una squadra fortissimi" che tanto bene portò alla nazionale italiana. E chissà che Checco Zalone non decida di regalarci un nuovo inno anche per questi mondiali di calcio in Sudafrica...
Marco Premi
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