Presentato al far east come anteprima internazionale il film tailandese di Nithiwat Tharatorn Dear Galileo, commedia giovanile un po' alla Moccia, decisamente un po' pallosetta.
Due giovani e belle tailandesi partono dal loro paese per visitare l'Europa alla ricerca del sogno Europeo.Partono da Londra dove, dopo un periodo di lavoro nero in un ristorante sono costrette a fuggire per Parigi.
Primo dei 2000 errori sull'Europa di cui è infarcito il film: le ragazze non hanno i soldi per la metropolitana (così si fanno scoprire dalla polizia londinese) e riescono tranquillamente ad arrivare a Parigi. A nuoto?
Da qui arrivano a Parigi dove conoscono un connazionale bello e artista. Altri lavori saltuari e una si ammala di febbre e la situazione è assai più grave perchè nessun farmacista vuole vendergli l'aspirina o lo sciroppo della tosse senza ricetta medica (L'aspirina???????? ricetta medica??????).
Finalmente guarisce e disegna una sorta di casa a metà fra la torre di Pisa (c'è tutto un discorso sulla gravità e sulla promessa di buttare due sassi dalla torre di Pisa il 24 di Aprile per vedere quale dei due arriva a terra per prima... bella idea!) e quelle di Frank Lloyd Wright.
La espone durante un party per l'inaugurazione delle opere del suo nuovo amico a base di Pepsi-Cola e Nutella e qui avviene la svolta: un importante architetto italiano le offre un lavoro nel suo studio a Milano a partire da gennaio. Mancano due mesi e le due si imbarcano per Venezia (giusto perchè non hanno soldi) e cercano un lavoro come cameriere in un ristorante che pensano tailandese ed invece è italiano. A parte i soliti stereotipi Italiani, spaghetti, pizza, baffi neri, mandolino a Venezia succede il finimondo.
Per un non ben spiegato motivo il gestore del ristorante denuncia una delle due. Arriva la Polizia e lei, insieme con l'architetto, vanno a cercarla alla stazione dei Carabinieri, dove stranamente è, ma viene immediatamente messa su un aereo e rimpatriata (?????? Fra tutti proprio la povera "turista" figa tailandese ??????).
Passano 4 mesi e finalmente lei è ricca e famosa a Milano, parla bene l'italiano e il 24 aprile va, come promesso, a gettare i due sassi dalla Torre di Pisa. Considerato che il sogno europeo è stato raggiunto perchè non rovinarlo cercando di uccidere qualche turista? Qui scopre che l'amica è a Parigi e convive con l'artista, così insieme tornano felici in vacanza in Thailandia a trovare le rispettive famiglie.
Come detto prima, meglio i filmetti giovanili italiani non potevano fare.
Anche con il product placement qualcosa di interessante c'è, per questo l'abbiamo lasciato come ultimo film del far east festival da recensire. Innanzitutto i tre sponsor principali Pepsi-Cola, Thai Air e Sony appaiono costruiti in una sorta di cartone animato durante la sigla apertura. Poi molte marche usate bene e a noi è piaciuto particolarmente il cambio di rotta della storia partendo da un primo piano del vasetto di Nutella.
Poi, come nei nostri i grossolani errori.
Durante una corsa nei corridoi dell'aeroporto una delle due cade con le valigie, l'altra si ferma e si mette a ridere. Si vede le scena non era voluta ma è stata tenuta, solo che lei cade proprio davanti al cartellone della Virgin Air, cosa che offusca un po' le deboli inquadrature fatte al vero sponsor Thai.
E con questo dal Far East Festival 2010 è tutto.
Una sola nota conclusiva: interessante e perfettamente in tema come sponsor il furgoncino del sushi di Sosushi (catena di ristoranti giapponesi) stazionato fuori dal teatro nuovo e le postazioni sempre di Sosuhi con le birre Kirin, Sapporo e Asahi durante i parti Far East night distribuiti per la città.
Grazie a Thomas, Sabrina, Francesco, Max e a tutti gli altri organizzatori e arrivederci a Udine l'ultima settimana di aprile del 2011.