Nel 2010 Gabriele Salvatores, dopo Come Dio Comanda e con Happy Family, decide di girare un road movie anomalo: un documentario in cui un bambino, nel 1960, attraversa tutta la penisola da sud a nord, avvalendosi dei filmati di repertorio delle Teche RAI e usando la voce fuori campo di Giuseppe Maderna.
La storia è semplice: il fratello del bambino, Rosario, è emigrato dal suo paesello al nord per cercare di fare fortuna forse in televisone o al cinema. Manda molte lettere spiegando la bellezza di Milano (risulta che lui abita addirittura nella Torre Velasca) e la carriera che sta facendo. Partendo ha però lasciato la fidanzata al paese ad aspettarlo e, nel momento in cui il padre capisce che questa ormai stanca di aspettarlo cercherà da qualche altra parte, mette in moto tutta la famiglia per risalire l'Italia in direzione Milano.
Quattro le tappe affrontate: Napoli, Roma, Rimini e Milano nelle quali il regista (o il suo altre ego bambino) affronta tutti i successi e i problermi dell'italia di quell'anno: l'analfabetismo e l'arrivo della televisione, il lavoro minorile e le grandi opere, il boom e la povertà assoluta. Ogni città ha i suoi pro e i suoi contro tranne forse Rimini vista dalla madre del piccolo come un posto dove si radunavano tutti i peccatori del mondo. Tante facce note (Vittorio Gassman che va direttamente alla Fiat a comprare la sua quinta auto o Vittorio De Sica che dice che non bisogna fare film inutili) e tante interviste alla gente comune, dalle quali si percepiva un'Italia che, sì stava crescendo con il boom economico, ma che purtroppo la strada che avrebbe dovuto affrontare sarebbe stata ancora molto lunga. Tanti i marchi presenti sull'onda del boom con tante pubblicità anche televisive (da soli o con gli amici Cedrata Tassoni, si sente, ad esempio) per un totale di 31 marche. Per la scheda completa Dy's World, mentre noi vi lasciamo il product placement della tedesca (a cui va bene anche la Lambretta) in spiaggia davanti al cartello Campari
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