Continuamo il nostro viaggio su Biancaneve 3D e dopo la versione di Daugherty passiamo alla versione Disney anche questa ovviamente senza product placement ma dalla quale Disney ha ricavato non pochi profitti in termine immagine, utilizzo e licensing dei suoi personaggi partendo proprio dai sette nani 

Biancaneve è una povera principessa costretta a vestire di stracci in quanto la matrigna cattiva non vuole che diventi più bella di lei. Un giorno però lo specchio magico la avverte che la ragazza l'ha ormai superata in bellezza. Chiamato a rapporto il cacciatore gli ordina di portarla nel bosco e di ucciderla portandole il cuore.

Il cacciatore non ce la fa e Biancaneve si rifugia nella casa dei 7 nani aiutata dagli animali del bosco da sempre suoi amici. Una volta scoperto il tradimento del cacciatore la regina decide di trasformarsi in strega e portare personalmente la mela avvelenata alla povera Biancaneve. Dopodichè solo il bacio del principe azzurro riuscirà a risvegliarla, mentre la regina cattiva morirà in un burrone dopo essere stata inseguita dai nani.

Ispirandosi alla favola dei fratelli Jacob Ludwing Karl e Wilhelm Karl Grimm del 1812 Disney crea il primo lungometraggio di animazione che vincerà un oscar speciale, consegnato con una statuetta normale e 7 statuette nane, ed aprirà la strada per tutti i suoi successivi capolavori.

Rispetto alla versione dei fratelli Grimm cambiano alcune cose come l'invenzione del bacio del principe azzurro (nella favola Biancaneve cade dalla bara e così facendo gli esce il pezzo di mela avvelenato dalla bocca), e la morte della strega inseguita dai nani (questa cambia a seconda delle versioni). Disney realizza comunque il suo primo capolavoro mischiando scene divertenti e musicali a scene orrorifiche come quelle di Biancaneve persa nel bosco fra gufi e coccodrilli e la trasformazione della strega. In pratica anche lui per l'epoca fa una versione dark, a tal punto che in molti paesi come l'Inghilterra il film fu vietato ai minori.