LIBERA USCITA ? Peter e Bobby Farrelly (2011) Tutto si può dire dei fratelli Farrelly ma non certamente che non hanno uno stile loro a cui restano fedeli nel tempo. Mischiando volgarità e battute da commilitoni in caserma con storie romantiche riescono a trovarsi un loro posto tra gli estremi dei film comici tutti di pancia (e sotto pancia?) tipo Porky?s e la commedia sentimentale mainstream non disdicendo un pizzico della demenzialità di Zucker/Abrahams. Questa via percorre anche ?Libera uscita?, da poco nei cinema italiani per rinfrescare con qualche risata la calda estate. La storia narrata immerge il dito nel miele irrancidito dei rapporti matrimoniali che hanno raggiunto ormai una stanchezza ?naturale? sotto il peso degli anni (anagrafici e di durata del legame). Naturalmente come sempre nei film dei Farrelly vi è anche una situazione creata a bella posta, ai limiti del reale, escamotage utilizzato spesso in passato dalla commedia scollacciata italiana, almeno quella più sofisticata, di Festa Campanile per intenderci, creando attenzione e divertimento nello spettatore al di là delle tette di Fenech e colleghe. Due amici ormai costretti a subire sempre più spesso i mal di testa e le stanchezze delle mogli quando chiedono di poter ?schiacciare il grilletto?, si scoprono sempre più ossessionati dal sesso ?perso? a causa della loro condizione di uomini sposati, evidenziando la più tipica crisi dell?uomo di mezza età (?a questa età cominciano a guardarsi indietro e pensano a quanto sarebbe facile per loro trovare donne disponibili se non avessero una moglie, avendo evidentemente ricordi offuscati di come era la loro realtà prima del matrimonio?). Le mogli dopo averli ?cuccati? a occhieggiare e sgolosare il deretano di altre donne, a commentare con volgarità sessuali il menage di una coppia ?perfetta? (senza sapere di essere ascoltati da tutti), a confessare di essere disposti a sborsare cifre folli per incontri amorosi con prostitute bellissime e, peggio di tutto, dopo che uno di loro è stato riportato a casa da un poliziotto dopo una ?smanettata? sul pubblico suolo (?avresti mai pensato da ragazzo che dopo il matrimonio ti saresti ritrovato ancora a masturbarti??), decidono di seguire i consigli di un?amica che vi è già passata concedendo loro un settimana di ?libera uscita? in cui possono fare ciò che vogliono, anche andare con altre donne. Dopo i primi momenti di gioia con raggruppamento di amici comuni, idioti come solo gli uomini possono essere in momenti di rilassatezza davanti a una birra e una bistecca, sicuri di spaccare il mondo, si accorgono che le avventure non saranno così facili e neppure così eccitanti a causa di oggettive difficoltà a ripensarsi giovani e anche per scrupoli di coscienza non facili da superare? Per dimostrare queste tesi i Farrelly ci mostrano varie gamme di pateticità maschile arrivando anche a esplicitare la teoria con episodi ai limiti del credibile (forse lo sono più le ?missioni impossibili? di Tom Cruise?) come nella scena in cui la ragazzona australiana dagli occhi azzurri e dal fisico scultoreo, Nicky Whelan, si presenta a seno nudo disponibile a qualsiasi cosa davanti a Owen Wilson? (vedetela e se siete uomini eterosessuali non più giovanissimi e nemmeno più ?attivissimi? sarete sicuramente d?accordo con me?). Purtroppo la verve dei due bellimbusti incarnati nei volti da goffi tontoloni di Owen Wilson e Jason Sudeikis viene stemperata nel finale in un bagno di moralismo atto ad accontentare lo spettatore medio. Forse è l?unico modo per far accettare anche ad un pubblico superiore ai vent?anni: muri imbrattati di diarrea, volgarità sessuali a non finire, masturbazioni in auto e, addirittura, un primo piano di un grosso pene di colore? Quasi per scusarsi della scivolata nelle melense cavità della morale comune, i nostri durante i titoli di coda (quindi vi consiglio di restare al vostro posto fino all?ultimo di questi) montano alcune scene decisamente politically uncorrect, un tentativo di rimedio tardivo. Product placement talmente imponente che non mi ci metto neppure ad elencarvelo tutto. Vi offro solo alcune chicche come la citazione della birra nazionale irlandese all?interno di una barzelletta che dovrebbe servire per rompere il ghiaccio (!): - Sei irlandese? Perché vedendoti ho avuto un?erezione da GUINNESS! Oppure la COCA COLA mostrata sì in lattina e bottiglia ma anche con un appostamento ?casuale? di un furgone pubblicitario della compagnia proprio dove si svolge una scena importante del film. O Sudeikis che si bulla della nuova HONDA Touring full optional. Infine in un altro dialogo viene magnificato il sapone DOVE: - mi piace perché non ti secca la pelle.